01/04/2019 14:54
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il primo contratto da professionista, Riccardo Cargnelutti l’ha firmato nel novembre del 2017, quando già si era capito quanto fosse un ragazzo promettente, sul quale puntare. Difensore centrale classe ’99, capitano della Primavera giallorossa, con alle spalle già un’esperienza al Torino: nel luglio del 2016 si è trasferito in granata dopo essere stato un elemento fondamentale degli Allievi Nazionali di Alessandro Toti, guidandone la difesa. Una cessione a titolo temporaneo con diritto di riscatto e controriscatto a favore della Roma. Che non si è infatti fatta poi sfuggire Riccardo, adesso ventenne (il suo compleanno è stato l’8 febbraio), riportandolo nella capitale dopo una stagione difficile al Torino, a causa di un infortunio al crociato che lo ha tenuto fermo per un bel po’ di mesi. Cargnelutti è un centrale molto bravo nei colpi di testa e con una discreta tecnica, che gli consente di far ripartire l’azione dal basso, cercando la giocata verticale e dimostrando la giusta personalità per essere un uomo aggiunto alla manovra. Si ispira a Manolas e l’esperienza che ha già fatto lontano da Trigoria lo rende più maturo dei coetanei. Riccardo – che è nato e vive a Latina – è stato convocato in prima squadra la prima volta da Eusebio Di Francesco, con il quale si è allenato molto, insieme ai big, ma anche da Ranieri, vista l’emergenza legata agli infortuni. Se la prossima stagione non partirà il progetto della seconda squadra, andrà probabilmente a fare un’esperienza lontano da Roma.