11/04/2019 13:17
IL MESSAGGERO (M. NIJHUIS) - Gli ultrà italiani, quando si mettono in viaggio, cercano comunque di farsi riconoscere. Apprensione per il prepartita di Ajax-Juventus molto caldo ad Amsterdam, dove prima un centinaio di tifosi della Juventus sono stati fermati dalla polizia e poi una frangia di hooligan locali ha ingaggiato scontri con la polizia nelle immediate vicinanze dello stadio. Il gruppo degli italiani posti in stato di fermo, era in possesso di fuochi d'artificio, manganelli, spray al peperoncino e un coltello e si trovava nelle vicinanze della Johan Cruijff Arena, dove si è disputata l'andata dei quarti di finale di Champions. Sempre stando alla ricostruzione dei media olandesi che citano fonti vicine alle forze dell'ordine, i tifosi bianconeri sono stati fermati e trasferiti in autobus in un centro di detenzione. La notizia dell'avvenuto fermo degli juventini è stata data in Italia dal ministro dell'Interno Matteo Salvini che, in diretta Facebook, ha riferito di 120 supporter bianconeri fermati perché «avevano oggetti non esattamente appropriati per andare ad uno stadio». Salvini si è poi rivolto ai tifosi che si trovavano nella capitale olandese invitandoli a «tenere la testa sulle spalle». «Il calcio è bello, lo sport è bello - ha aggiunto - però a mani pulite a volto pulito senza far casino, mi raccomando». In serata gli ultrà sono stati poi rilasciati con il foglio di via immediato.
I FATTI La situazione sarebbe degenerata quando un folto gruppo di ultrà juventini avrebbe acceso fumogeni ed esploso petardi nelle vicinanze dello stadio, scatenando la reazione della polizia olandese che ha risposto con gli idranti. Molti tifosi bianconeri, inoltre, sarebbero arrivati in Olanda senza possedere il biglietto per la partita. La polizia è intervenuta anche in metropolitana dove sono stati trovati tifosi che portavano bastoni, mazze di ferro, bombolette di spray urticante e altri oggetti atti all'offesa. A collaborare con la polizia olandese anche agenti della Digos della Questura di Torino, partiti al seguito dei tifosi bianconeri. Tremila quelli con regolare biglietto per il settore ospiti (61 euro il prezzo del tagliando. Costerà 75 quello per l'Allianz Stadium al ritorno), cinquemila il numero approssimativo reale compresi i senza tagliando e il rischio di disordini era quindi elevato.
HOOLIGAN OLANDESI Le due tifoserie non sono mai venute a contatto, ma ad innalzare la tensione nei pressi dello stadio hanno contribuito gli hooligans dell'Ajax. È stata un'ora molto calda che ha costretto la polizia a ricorrere all'uso di idranti e lacrimogeni e a utilizzare le squadre a cavallo per disperdere i più violenti. All'arrivo degli autobus con le due squadre, la situazione era tornata alla normalità e quasi tutti i tifosi della Juventus erano già stati fatti entrare nel settore dell'Arena destinato a loro. Tifosi olandesi abbastanza scatenati anche martedì notte: un gruppetto di ultrà dell'Ajax ha infatti esploso petardi vicino allo stadio dove era in ritiro la Juventus per disturbare il sonno di Cristiano Ronaldo e compagni («Ma i miei giocatori non dormono lo stesso», aveva sdrammatizato Allegri in conferenza stampa). I tifosi dell'Ajax sono stati affrontati nei pressi dello stadio dalla polizia a cavallo che, con lacrimogeni e idranti, ha disperso i facinorosi. Non si segnalano feriti.