11/04/2019 13:53
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Ha aspettato, in silenzio, il momento giusto, e facendosi trovare pronto quando il suo inserimento è sembrato inevitabile. Antonio Mirante d’altra parte ha imparato ad avere pazienza quando un giorno ha sentito che il suo cuore non andava più tanto bene, perché c’erano dei battiti fastidiosi. «E per quattro giorni ho pensato che col calcio avrei chiuso», ha dichiarato in seguito al malore avuto dell’agosto del 2016. Poi il rientro, graduale, dopo essersi curato proprio a Roma, al Gemelli, con la grande voglia di viversi tutto quello che gli avrebbe dato il calcio, di lì in poi, come un enorme regalo da tenersi stretto. Per questo, Mirante, classe ’83, ha accettato la scorsa estate di trasferirsi nella capitale senza scalpitare più di tanto, consapevole di viversi un’avventura importante, seppur alle spalle del collega Olsen. Ma le vagonate di gol prese dallo svedese, e il feeling in realtà mai nato del tutto con i compagni di reparto, hanno convinto Ranieri, da due partite, a cambiare tra i pali, dando una chance ad Antonio, meno taciturno del compagno e apparso più libero dal punto di vista mentale. Con Fiorentina e Sampdoria, un pareggio e una vittoria, due gol presi – tutti con i viola all’Olimpico – e porta tenuta inviolata a Genova. E ora la conferma per sabato, avversaria l’Udinese, per quella che sembra essere una scelta definitiva. Almeno per questo finale di stagione, per le ultime sette gare che dividono i giallorossi dalla possibilità di agganciare la zona Champions. In estate, poi, si cercherà di cedere Olsen all’estero (Inghilterra?) e Mirante potrebbe restare ancora come secondo, alle spalle di un nuovo portiere. Tra gli indiziati principali c’è Alessio Cragno, classe ’94, del Cagliari, uno dei portieri che proprio Mirante, qualche anno fa, aveva indicato come uno dei maggiori talenti del calcio italiano. E al quale farebbe volentieri da supporto e da chioccia la prossima stagione. Intanto continua la corsa di Florenzi verso l’Udinese, vista l’emergenza terzini con cui deve fare i conti Ranieri (Karsdorp e Santon sono infortunati, Kolarov squalificato). Il ragazzo sta cercando di recuperare per essere in campo.