13/05/2019 13:12
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Il mercato estivo si avvicina e una delle questioni da affrontare in casa Roma è quella dei rinnovi contrattuali. La situazione più urgente riguarda De Rossi, unico giocatore che a partire dal 30 giugno sarà eventualmente svincolato. Il nodo legato al capitano andrà sbrogliato entro pochi giorni, poiché il 26 maggio è in programma l’ultima di campionato con il Parma e l’intenzione del centrocampista di Ostia è di arrivarci avendo una risposta definitiva dal club. In un senso o nell’altro. Le parti non si sono mai incontrate durante tutto l’anno per parlare di futuro e De Rossi vuole sapere se quella con i ducali sarà la gara d’addio alla maglia del suo cuore, in modo da poter salutare i tifosi, che sin dall’esordio datato 30 ottobre 2001 gli sono sempre stati accanto. La dirigenza di Trigoria non ha fissato alcun appuntamento col numero 16, che si sente ancora calciatore e non ha quindi voglia di appendere gli scarpini al chiodo. Massara e Fienga hanno invece convocato in settimana Manuel El Shaarawy, fratello ed agente di Stephan, probabilmente il miglior giocatore della stagione della Roma per numeri e costanza di rendimento. Il Faraone, arrivato nella Capitale dal Milan nel gennaio del 2016, guadagna circa 4,5 milioni di euro lordi all’anno ed ha un contratto che scade nell’estate del 2020, rendendo quindi necessarie le trattative per un prolungamento per evitare di perderlo a parametro zero. El Shaarawy ha collezionato 11 gol e 5 assist (con oltre 30 occasioni create in Serie A) in un totale di 2191 minuti nei quali è sceso in campo, dimostrando di aver trovato forse la decisiva consacrazione e la giusta continuità nelle prestazioni. L’intenzione del esterno ligure, apprezzato da mister Ranieri per la grande abnegazione in fase difensiva, è chiara e l’ha ripetuta in molteplici occasioni: “Di certo c’è che vorrei restare a Roma, qui mi hanno accolto in modo fantastico e mi trovo molto bene”. La volontà della società è quella di riconoscere il giusto adeguamento al classe 1992 ed appare molto probabile una fumata bianca dopo i prossimi colloqui. Le altre due priorità sull’agenda giallorossa sono Under e Zaniolo. Il turco, che nel 2017 aveva firmato un contratto quinquennale da poco meno di un milione netto annuo, è uno dei maggiori indiziati a partire nell’imminente calciomercato, ma le parti si parleranno a breve per capire i reciproci desideri. Il proposito della Roma su Zaniolo è stato ribadito più e più volte negli ultimi mesi ed è quello di blindare il classe 1999. L’ex Inter percepisce un ingaggio da 270mila euro più bonus a stagione e l’auspicio del suo entourage, fermo ai colloqui di inizio febbraio con Monchi, sarebbe quello di portare il salario a due milioni netti. A fine campionato tutte le componenti si siederanno intorno ad un tavolo per trovare la quadra di un’intesa voluta da tutti. Toccherà a Petrachi, pressato per l’ennesima volta da Cairo (“Ha un contratto con noi fino al 2020, non si è parlato di altro, quindi per il momento io lo considero a bordo”), affrontare i dialoghi con gli agenti di Dzeko, Kolarov, Jesus, Fazio e quello del giovane Cangiano, tutti con un accordo in scadenza nel 2020. Il direttore sportivo in pectore avrà il giusto tempo per valutare ogni singola situazione.