13/05/2019 13:14
IL TEMPO (F. BIAFORA) - La fiammella della speranza Champions è ancora accesa. Ranieri trova la terza vittoria in carriera contro la Juventus sulla panchina della Roma e mantiene vive le chance di raggiungere un’insperata qualificazione all’Europa che conta. L’allenatore capitolino ora non può che sperare in un passo falso delle dirette avversarie per arrivare al quarto posto. L’Atalanta, avanti di tre punti sulla Roma e con una migliore differenza reti in caso di arrivo alla pari, sarà impegnata a Torino proprio con i bianconeri e poi all’ultima se la vedrà con il Sassuolo, che giocherà in casa visto che il match sarà disputato al Mapei Stadium. Il Milan ospiterà invece il Frosinone e la Spal, potendo inoltre contare sui migliori scontri diretti con i giallorossi. Ranieri non smette di credere nel miracolo e non può che essere soddisfatto per la prestazione messa in campo contro la Juve, con un ringraziamento particolare al portiere che l’ha tenuto a galla nelle ultime due giornate, ripagando la scelta di rinunciare al titolare Olsen: “Sono serate che ami, faccio questo mestiere per emozioni come queste che mi dà il calcio. Dobbiamo continuare a credere che ogni cosa sia possibile. Vogliamo restare in ballo e ballare fino in fondo. C’è voluto un gran Mirante a tenerci in partita, ha fatto delle ottime cose. Siamo in corsa, vogliamo tentare fino in fondo ad avere la coscienza apposto. La volata per l’Europa è bella, il campionato è elettrizzante”. Sotto gli occhi dei due ex romanisti Zanzi e Rudiger, nella Capitale per svolgere la riabilitazione dopo l’infortunio al ginocchio, Florenzi e compagni hanno fornito una prestazione accorta e di sostanza, limitando il potenziale offensivo di Ronaldo. Ranieri però non cambia idea sul proprio futuro, annunciando a chiare lettere la volontà di continuare ad allenare: “Quando sono stato contattato mi era stato proposto un dopo da dirigente, ma io mi diverto a fare l’allenatore. Il mio scopo è essere questo, essere vivo, voglio decidere con la mia testa, vado avanti con la mia squadra, voglio allenare. La società sa meglio di me quello che deve fare sul mercato e sta giustamente aspettando dove saremo a fine stagione per agire”. Mastica amaro Allegri, che bacchetta i suoi per la mancanza di concretezza sotto porta: “Abbiamo sbagliato troppe occasioni, dovevamo creare 8-9 palle gol. Se la partita valeva non pigliavamo nemmeno l’1-0, abbiamo fatto una buona partita, abbiamo preso gol in uscita e il secondo in contropiede”. Per il livornese c’è il tempo di una breve battuta su un possibile futuro a Roma in caso di rottura con Agnelli: “Sei anni fa sono stato molto vicino. Roma è una bella piazza, i giallorossi sono una grande squadra, conosco bene la città. Sarebbe affascinante, soprattutto portare dei titoli, ma ho ancora un anno di contratto con la Juve e voglio restarci”. Sicuramente non sarà lui a raccogliere l’eredità di Ranieri, mentre appaiono in risalita le quotazioni di Sarri. Il tecnico toscano ha il concreto timore di essere esonerato dal Chelsea, nonostante abbia raggiunto il terzo posto in Premier e ci sia una finale di Europa League tutta da giocare. Se la dirigenza dei Blues dovesse optare per un clamoroso addio ecco che l’opzione Roma diventerebbe concreta. A fine maggio ci sarà la sentenza.