03/05/2019 13:10
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Come se non bastasse Conte, ecco anche l'emiro. Di questi tempi la Roma, sempre all'inseguimento del 4° posto, non si fa mancare niente. Così si distrae, anche piacevolmente, guardando oltre il cancello di Trigoria. Il quotidiano Le Parisien, dalla Francia, rilancia la notizia della trattativa tra la Qatar Sports Investiments e la proprietà Usa che porterebbe Nasser Al Khelaifi, attuale presidente del Psg, a prendersi pure il club giallorosso. James Pallotta, però, nega la negoziazione: «Non c'è niente di vero, è tutto falso».
SENZA COLLEGAMENTO - Il presidente della Roma, insomma, respinge di nuovo l'ipotesi della cessione della società giallorossa e indirettamente conferma che il possibile sbarco di Conte non è vincolato all'arrivo del fondo sovrano qatariota. L'allenatore, dunque, viaggia verso la Capitale per conto suo e non accanto all'emiro. Queste negoziazioni, anche se entrambe complesse, non sono del resto paragonabili e soprattutto hanno tempi diversi. Antonio, sempre nell'intervista del 18 aprile a Cattelan, ha chiarito che il prossimo 1° giugno ufficializzerà la sua nuova squadra. Quindi, siamo alla stretta finale. Non si potrebbe dire la stessa cosa per l'altra trattativa, sempre che sia reale: l'acquisto di un club non si definisce in poche settimane. E nemmeno pochi mesi. Anche perché c'è la questione stadio che Pallotta vuole ormai seguire fino in fondo e non certo uscire di scena senza sapere se ci sarà l'happy end.
NESSUNA FIRMA - «Sarò l'allenatore della Juve per il sesto anno». Allegri, nella conferenza stampa pre-derby, si autoconferma. La posizione del tecnico bianconero, sempre la stessa per la verità, fa lievitare l'entusiasmo della tifoseria giallorossa. Perché Conte, avendo chiesto 2 settimane alla Roma per dare la risposta definitiva, aspetta proprio la Juve. Ancora di più l'incontro tra Agnelli e Allegri che, fissato tra martedì e mercoledì scorsi, sarebbe slittato. Fino a quando non si vedranno, Conte rimane in attesa. Questione di ore, però. Al massimo di giorni e comunque prima di Roma-Juve di domenica 12 maggio. Di sicuro Antonio non si è impegnato con nessun club. Nemmeno con l'Inter che, nonostante lunedì abbia incontrato l'ex ct, ha ancora sotto contratto Spalletti e fatica a separarsi da lui (anzi, Ausilio sembra accontentarlo: a Londra ha visto Paratici per parlare della cessione di Icardi ai bianconeri). In sintesi: né Agnelli né Zhang possono prendere l'allenatore per la prossima stagione. Solo Pallotta è libero di fargli mettere subito nero su bianco e lo ha detto direttamente all'interessato. Ecco perché ogni secondo che passa regala ottimismo a chi segue la trattativa da Trigoria.
PISTA CREDIBILE - La Roma entra, dunque, nel vivo della corsa per Conte. Non da outsider, però. Basta sentire il parere di alcuni esperti di mercato che promuovono la strategia del club giallorosso. Davide Lippi, figlio di Marcello e agente Fifa, si sbilancia: « La mia sensazione è che, alla fine, andrà alla Roma». «Molto probabile, anche per il rapporto che c'è tra la famiglia Conte e Petrachi» avverte Giovanni Branchini, procuratore vicino ad Allegri. «Il progetto» recapitato da Fienga all'allenatore è valido. «Intrigante», ripetono gli amici di Antonio. E, come è noto, a prescindere dalla partecipazione alla nuova Champions.