08/05/2019 00:45
IL MESSAGGERO (R. BUFFONI) - La deludente stagione di Roma e Lazio può essere spiegata anche con le statistiche. Il confronto con il campionato precedente dopo 35 giornate è impietoso, pur se non ancora definitivo. Ci dice, per esempio, che l’Atalanta di Gasperini si merita tutti i complimenti del mondo ma che a ben vedere ha messo insieme solo un +4 rispetto a un anno fa. Nel 2018 con 58 punti i bergamaschi erano sesti e lottavano per una qualificazione in Europa League, poi arrivata solo attraverso la strada dei preliminari (falliti contro il Copenaghen). Sono stati Roma e Lazio a cedere strada alla Dea, perdendo fin qui 26 punti in due. Per i biancocelesti 55 punti odierni contro 70, per un saldo negativo di -15 che oggi è record (il Chievo accusa un -16 frutto anche dei tre punti di penalizzazione inflitti a inizio torneo per la vicenda delle plusvalenze fittizie). La squadra di Inzaghi un campionato fa vinceva a Torino contro i granata 1-0 agganciando la Roma. Oggi le mancano l’enormità di 34 gol segnati (sono 50, erano 84), mentre sono solo 4 le reti incassate in meno (39 a 43). E la Roma, con il suo -11 (condiviso col Napoli a cui però è mancato totalmente il sogno scudetto inseguito un anno fa), è l’altro flop conclamato stagionale. Alla 35ª giornata di una stagione fa Schick e Dzeko stendevano il Chievo all’Olimpico per 4-1, sfoggiando per la prima volta lo sponsor Qatar Airwais sulle maglie e preparandosi ad affrontare la notte del sogno: ovvero il tentativo di rimonta sul Liverpool dopo il 5-2 di Anfield Road nella semifinale di andata di Champions. Il 2 maggio all’Olimpico il 4-2 non bastò. Sembrò una delusione, ma era niente rispetto a quella vissuta quest’anno. Sono mancati i gol di Dzeko? Chiaro. Però là davanti il saldo è positivo di 3 reti (62 a 59). Pesano, invece, le 19 reti incassate in più (47 a 28). Come a dire: perdere Alisson è costato un aggravio di mezzo gol a partita.
UN ANNO TORO A picco anche la Fiorentina (-14). In definitiva è il campionato di Torino e Spal, oggi con un rotondo +10 rispetto alla stagione precedente. La Juve? Con CR7 è arrivato l’8° scudetto di fila con largo anticipo ma, almeno per ora, con un solo punto in più in classifica segnando addirittura 12 gol in meno.