23/05/2019 15:48
LA REPUBBLICA (G. CARDONE - M. PINCI) - Il mercato ricorda gli scacchi: chi muove una pedina, sa già che gli avversari faranno altrettanto. Nemmeno il tempo di registrare l’affondo della Juve per Milinkovic che Inter e Roma si preparano a rispondere, dando l’assalto a due dei nazionali più contesi d’Italia: Federico Chiesa e Nicolò Barella. La coppia nerazzurra Marotta-Ausilio vuole anticipare proprio i bianconeri per l’esterno della Fiorentina, a prescindere dalla firma di Conte, ormai imminente: ha individuato in Chiesa il grande obiettivo dell’estate e vuole affrettare i tempi proprio per battere la concorrenza di Andrea Agnelli, costretto ad aspettare il nome del tecnico che guiderà i bianconeri. Operazione onerosissima, che però può contare su due elementi favorevoli: la voglia del ragazzo di lasciare Firenze a questo punto della propria carriera e di trasferirsi in una squadra in cui avere una certa garanzia di impiego. Difficile a Torino tra Bernardeschi, Cuadrado e ovviamente Cristiano Ronaldo. Più facile in un’Inter che tra Perisic, Politano, Candreva e Keita (che però il club non riscatterà dal Monaco) non ha gerarchie solidissime sulle fasce offensive. Il progetto Conte prevede poi Dzeko, erede designato di Icardi - costerà 12-15 milioni - e con cui i dialoghi sono in fase avanzata. Ma il tecnico pretende anche Lorenzo Pellegrini, con il ds Ausilio fortemente tentato dalla clausola che permette di averlo versando 30 milioni pagabili in due rate da 15. L’ostacolo è la Roma, che non ha alcuna intenzione di cederlo, oltre al desiderio del centrocampista di restare nella propria città.
Semmai, la strategia prevede di aggiungere a Pellegrini una stellina: Nicolò Barella del Cagliari, con cui è in atto un filo diretto. Prezzo alle stelle, ma nell’affare può rientrare Defrel che piace a Maran. Barella sarebbe l’uomo chiave del 3-4-1-2 di Gasperini, il tecnico scelto dalla Roma per ripartire dopo il disastro dell’accoppiata Di Francesco-Monchi (con la collaborazione finale di Ranieri). L’allenatore deve ancora essere liberato dall’Atalanta ma è convinto che non ci saranno problemi: venerdì ha incontrato il presidente Percassi, che per sostituirlo vorrebbe proprio l’ex giallorosso Di Francesco. Già all’inizio della prossima settimana, Gasperini conta di essere a Roma. Come il ds Petrachi: lui a campionato finito si dimetterà dall’incarico che ricopre al Torino per convincere Cairo a lasciarlo andare. Per entrambi contratto di tre anni (2,2 milioni netti al tecnico), base di un piano triennale in cui avrà un ruolo strategico pure Totti e di cui Barella rappresenta la chiave di volta, quasi un erede simbolico di quel De Rossi che domenica saluterà - non senza polemiche - la sua Roma dopo 18 anni.
Se Inter e Roma si muovono, il Napoli le proprie mosse le ha già fatte. A gennaio ha bloccato Lozano del Psv per la fascia sinistra d’attacco e Pablo Fornals del Villarreal per il centrocampo. Ora sta stringendo con l’Atalanta per altri due nomi: Ilicic è vicinissimo, nonostante i 31 anni suonati. Accordo raggiunto anche con Castagne, esterno capace di coprire entrambe le fasce e quindi utilissimo per gli schemi di Ancelotti. Al suo Napoli manca sempre un regista: De
Laurentiis si è portato avanti contattando l’agente di Veretout, della Fiorentina come Chiesa e come
lui destinato al trasloco in estate
(per questo ha cambiato agente).
Piccole rivoluzioni per colmare un
gap che, con Milinkovic in bianconero, rischierebbe di aprirsi ulteriormente.