Striscioni e messaggi sui social: l'eco della contestazione a Pallotta arriva fino a Boston

22/05/2019 22:35

BOSTON.COM - "Per quanto i tifosi di Boston siano passionali, la loro controparte romana ha raggiunto un livello superiore". Dagli Stati Uniti analizzano così la protesta dei tifosi della Roma scoppiata dopo l'annuncio dell'addio di . L'eco è arrivato anche a Boston. Il noto portale d'informazione 'boston.com' si è occupato della questione, descrivendo l'evolversi della contestazione, tra gli striscioni esposti in ogni parte del mondo contro e Franco Baldini e il 'bombing' alle pagine dei Celtics, del ristorante di proprietà delle sorelle (pagina poi chiusa dopo i numerosi commenti offensivi), del Boston Globe e persino dello stesso 'boston.com'

Il portale riporta le dichiarazioni di due esponenti di due club di tifosi d'oltreoceano. "Dal nostro punto di vista, in un anno si è raggiunto il punto più basso" secondo Luca Martano, vicepresidente del Roma Club New York, che poi affronta la questione : "E' uno di noi, è come avere un tifoso in campo. E' un cambiamento che non possiamo e non vogliamo accettare".

"Per molti tifosi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso", commenta Peter Gianascol Olson, fondatore del Roma Club di Boston, che poi parla nello specifico della protesta nata sui social: "In ogni sport i tifosi cercano un modo per essere ascoltati e i social rappresentano il mezzo più veloce e facile per protestare ed esprimere la propria opinione".

"Qualcosa che penso nemmeno si aspettasse - risponde Martano, che prosegue parlando dei numerosi striscioni contro il presidente giallorosso immortalati in ogni parte del mondo - Qualcosa di straordinario. Noi l'abbiamo qui a New York, altri sono stati fatti a Londra, in Germania, Australia... Proprio ieri ho ricevuto un messaggio da un tifoso romanista in Siria. E poi ci sono stati gli striscioni in tutta Roma. E' stato qualcosa di unico, non so sia mai successo prima qualcosa di simile. Speriamo che - conclude - prenda tutto questo in considerazione. Ma non sono sicuro che accadrà..."

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