25/06/2019 16:45
IL TEMPO (F. BIAFORA) - La riduzione dei costi mantenendo una competitività elevata, il ruolo di Baldini, la possibile offerta del fondo del Qatar per l'acquisizione della società, le plusvalenze entro il 30 giugno, la questione Petrachi e il tema stadio. L'assemblea degli azionisti della Roma è stata l'occasione per discutere di molti degli argomenti più caldi nell'ambiente giallorosso, con i soci di minoranza che hanno messo molta carne al fuoco nel corso degli interventi pronunciati davanti al Ceo Fienga e al Vice-presidente Baldissoni. L'amministratore delegato del club ha cercato di chiarire una volta per tutte la grigia figura di Baldini, stimolato da una battuta di un azionista che proponeva di vendere le maglie con il nome dell'ex Dg: «È un consulente dell'azionista di maggioranza, non ha alcun ruolo nella governance della società. Il management della Roma è il soggetto- un concetto ribadito più volte - che elabora le strategie e ne determina l'esecuzione. Su alcune scelte chiediamo una partecipazione e un sostegno. Qualsiasi investitore usa confrontarsi con degli esperti del settore in cui investono e probabilmente Baldini è uno di questi esperti. Pallotta fa la verifica delle proposte che arrivano dalla società con i suoi consulenti e uno di questi è Baldini, che è pagato da ASR SPV LLC». Fienga ha poi approfondito la questione degli alti costi della Roma e delle plusvalenze: «Ci stiamo concentrando sulle operazioni di cessioni degli asset che dovrebbero generare dei ricavi. La logica è massimizzare il ritorno sulla cessione, non fare per forza la cessione. Siamo concentrati sull'incremento della competitività della squadra, nonostante una revisione dei costi della stessa. Vogliamo aumentare la competitività e portare i costi a livello sostenibili, mantenendo alte le ambizioni». L'argomento Petrachi-Cairo è stato così spiegato da Fienga: «È facile pensare che i due giovani (Greco e Bucri) che stanno andando li siano relazionati al loro direttore sportivo che forse verrà qua, ma negli ultimi anni sei giocatori sono andati a titolo definitivo dalla Roma al Torino e uno in prestito. Non perdiamo nessun giovane che non vogliamo perdere».
A Baldissoni è toccato invece smentire seccamente le voci su un passaggio delle quote della proprietà e aggiornare tutti sulla vicenda dello stadio a Tor di Valle, con particolare focus sull'alternativa Fiumicino: «Quelle sul Qatar sono voci totalmente false. L'acquisto di Pastore non ha nulla a che vedere con lo sponsor Qatar Airways. I requisiti della convenzione urbanistica sono previsti dalla dichiarazione di interesse pubblico e dal lavoro della conferenza dei servizi. Fiumicino? È senz'altro opportuno e doveroso per gli investitori valutare eventuali proposte alternative al fine di salvaguardare l'investimento, ma non esiste un progetto di stadio a Fiumicino». L'assemblea, una volta terminato il dibattito con gli azionisti, si è chiusa con la nomina di Martin come consigliere al posto del dimissionario Gold, con l'approvazione della proposta di eliminare l'indicazione del valore nominale delle azioni della società e con la copertura integrale delle perdite al 31 marzo mediante l'utilizzo delle riserve e tramite una riduzione del capitale sociale. Appuntamento ad ottobre per l'approvazione del bilancio.