08/06/2019 14:16
IL TEMPO (F. BIAFORA) - E’ arrivato il Godot giallorosso. A novantadue giorni dall’esonero di Di Francesco, sostituito dal traghettatore Ranieri, la Roma ha finalmente il suo nuovo allenatore. Ci sono ancora dei piccoli dettagli da limare nella rescissione con lo Shakhtar Donetsk, ma Fonseca sarà il tecnico giallorosso della prossima stagione. Dopo aver ricevuto i no di Conte e Sarri e aver visto rinnovare Gasperini con l’Atalanta, il progetto romanista è stato sposato dal portoghese, che mercoledì volerà a Londra per firmare il contratto biennale, con opzione per un ulteriore anno, alla presenza di Pallotta.
La trattativa ha subito una forte accelerata a partire da martedì scorso quando è andato in scena il decisivo faccia a faccia tra le parti in quel di Madrid: da un lato del tavolo c’era la delegazione romanista formata dal Ceo Fienga e dal ds in pectore Petrachi (più Baldini collegato in videoconferenza), di fronte a loro i due agenti di Fonseca, oltre alla presenza di un intermediario per parte. In terra spagnola la dirigenza ha trovato un accordo di massima con i rappresentanti dell’allenatore, che poi si sono occupati della risoluzione con lo Shakhtar, che all’inizio della contrattazione aveva preteso il pagamento integrale dei cinque milioni della clausola presente nel contratto di Fonseca, valido fino al 2020. Grazie al lavoro del procuratore lusitano Abreu gli ucraini si accontenteranno invece di due milioni, cifra che comunque a viale Tolstoj non erano disposti a pagare, così come non c’è la volontà di dare giocatori al Torino di Cairo per liberare Petrachi. Per sbloccare lo stallo si è fatto avanti lo stesso mister di Nampula, che ha scelto di rinunciare ad alcune mensilità ancora dovute e ha lasciato sul tavolo parte dei bonus maturati grazie alla vittoria di due titoli stagionali. Inoltre l’ex mister del Porto ha deciso di rinunciare a circa 500mila euro a stagione rispetto all’ingaggio proposto dalla Roma, con cui firmerà a due milioni di euro annui più i soliti bonus: in sostanza pagherà quasi tutto di tasca sua. Adesso a Trigoria resta solo da risolvere la questione Petrachi e poi saranno definiti i quadri tecnici del nuovo ciclo. Il dirigente è già operativo sul mercato e uno dei primissimi obiettivi da portare a termini appena si insedierà ufficialmente sono i rinnovi di El Shaarawy e Zaniolo, desideroso di restare nella Capitale nonostante il grande pressing di Real Madrid, Tottenham e Juventus.
Altro compito del ds saranno le cessioni entro il 30 del mese. Sino ad ora l’unico giocatore già sul piede di partenza è Dzeko, destinato al trasferimento all’Inter, mentre non sono giunte offerte concrete per Under e Manolas, molto gradito a Sarri, che probabilmente allenerà la Juve e la passata estate lo aveva cercato per il Chelsea. Il difensore greco ha risposto a distanza al bianconero Chiellini (“Lui e Sokratis sono una coppia di fama internazionale”) dal ritiro della nazionale ellenica: “Ringrazio Giorgio per le sue parole, ma non so se sarò suo compagno il prossimo anno”. Chiunque vorrà assicurarsi le prestazione del centrale di Naxos dovrà però sborsare i 37 milioni della clausola. Nel frattempo l’agente di Florentino Luís, interpellato da Il Tempo, ha smentito qualsiasi trattativa con la Roma: “Il mio assistito resterà al Benfica”.