06/06/2019 15:21
IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) - Chi aveva messo lo champagne in fresco, dovrà aspettare ancora per aprirlo ma finalmente si registrano passi in avanti, forse ancora timidi ma pur sempre in avanti, nella lunghissima querelle tecnica sullo Stadio della Roma di Tor di Valle fra i proponenti - la Roma e Eurnova - e il Campidoglio. Il diario ha registrato ieri la riunione numero 107, stavolta una plenaria con tutti gli uffici comunali presenti: urbanistica, mobilità, lavori pubblici. Una riunione che sarebbe passata sostanzialmente inosservata come le 106 precedenti se non fosse stato per le dichiarazioni rese dal sindaco, Virginia Raggi, che, martedì sera, ha rilanciato la vicenda da Tor di Valle con un atteggiamento duro e puro rivolto a mettere la Roma in difficoltà e a coccolare l'ala malpancista della maggioranza in Consiglio comunale. Sul tavolo della discussione di ieri pomeriggio sempre il solito tema di fondo: quando poter aprire lo Stadio. Da una parte, il Campidoglio grillino, dopo aver cancellato le opere di mobilità da quelle di pubblico interesse in carico alla Roma, cerca ora di mettere una pezza a colori, sfruttando le ambiguità della formulazione della delibera Raggi e vincolando l'apertura di Tor di Valle al completamento di opere in carico alla Regione Lazio (Roma-Lido di Ostia), allo Stato (Ponte dei Congressi) e al duo Comune/CittàMetropolitana (via del Mare/Ostiense). Dall'altro, la Roma che vuole evitare questo legame dato che nessuno degli Enti pubblici coinvolti è in grado di garantire i tempi di realizzazione delle opere di propria competenza. In sostanza, la Raggi, dando seguito alle idee di Berdini, ha avallato prima e adottato poi l'idea che il Ponte dei Congressi potesse sostituire quello di Traiano e che l'intervento già programmato dalla Regione sulla Roma-Lido fosse sufficiente a garantire un trasporto pubblico adeguato, ottenendo in questo modo minori costi e, quindi, minori cubature a compensazione. Senza, quindi, le tre Torri. I proponenti hanno avanzato una serie di proposte -preferenziali per i bus in attesa della Roma-Lido ristrutturata; copertura delle maggiori spese per realizzare in sede unica la nuova via del Mare/Ostiense; gestione diretta dell'appalto per comprare i treni per la Roma-Lido - che ora saranno esaminate dagli uffici comunali. Entro un paio di settimane è attesa la risposta che, però, dovrà prima o poi finire anche sul tavolo del sindaco, Virginia Raggi, che dovrà alla fine fare il lavoro per cui è stata eletta: decidere.