La triste parabola di Michel Platini: la polizia lo ferma per corruzione

19/06/2019 13:25

LEGGO (M. LOBASSO) - Le Roi nel fango. Il periodo nero di Michel Platini sembra non finire mai. Il tam tam di brutte notizie è ripartito ieri sui siti francesi e in breve è diventata notizia da copertina: il fuoriclasse francese è stato fermato dalla polizia transalpina per corruzione nell'inchiesta sull'assegnazione del Mondiale 2022 in Qatar. L'ex calciatore e poi, da dirigente, numero uno dell'Uefa, è finito in custodia cautelare all'Ufficio anticorruzione della polizia giudiziaria di Nanterre, in Francia, ed ha subito un interrogatorio lunghissimo. Con lui sono stati fermati anche Claude Gueant, già ex segretario generale dell'Eliseo, sotto la presidenza Sarkozy, e Sophie Dion, consigliera allo sport sempre con Sarkozy. Da ricordare che Platini fino a ottobre prossimo resta sospeso dalla Fifa per «violazione del codice etico» sempre per il caso Qatar 2022.
L'inchiesta della Procura francese ha preso il via nel 2016 e Michel - che ha ammesso in passato di aver votato in favore del Qatar - era già stato ascoltato come testimone nel 2017. Secondo i media d'Oltralpe gli inquirenti sono interessati in particolare a un pranzo organizzato del novembre 2010 all'Eliseo, in presenza di Sarkozy, con Platini e l'allora primo ministro del Qatar Hamad Ben Jassem. A quell'appuntamento sembra ci fossero anche la Dion e Guèant.
«Non si tratta in alcun modo di un arresto ma viene ascoltato come testimone, in una condizione voluta dagli inquirenti», hanno comunque precisato ieri i legali di Platini. Solo pochi giorni fa lo stesso Le Roi accusava: «Contro di me un complotto di Tas e Fifa. Ora si puniscano i colpevoli. Non è rimasta in piedi nessuna accusa di corruzione o altro. Ho idee su chi mi abbia colpito ma non ho prove».