16/06/2019 15:02
LA REPUBBLICA (F. VANNI) - Icardi vuole giocare nella nuova Inter. Se per lui non ci sarà posto, chiede di essere svincolato gratis. Questo ha detto Wanda Nara ad Antonio Conte una settimana fa, in una telefonata di un’ora. Una posizione ritenuta assurda e inaccettabile dalla società, che con la cessione dell’attaccante conta di portare a casa milioni preziosi per il mercato. A chiamare la moglie e manager del numero 9 è stato l’ex ct. Nara si trovava con i figli a Milano, nell’attico con vista stadio in cui vive. A Conte ha assicurato che Maurito lo ritiene un grande allenatore. Ha poi fornito la propria versione dei contrasti alla Pinetina negli ultimi mesi. Prima la decisione di togliere a Icardi la fascia di capitano, che lei ritiene ingiusta e fatta per allontanarlo dal gruppo e dai tifosi, per poi venderlo. Quindi il dolore provato dal marito nel vedersi declassato, alleviato solo dalle lettere dei giovani tifosi, che conserva a centinaia. Nara ha anche ripercorso i due mesi che Icardi ha passato senza allenarsi: sostiene che l’autoesilio fosse davvero dovuto ai guai al ginocchio (si dice pronta a esibire la documentazione medica) e non a una ripicca. Una verità di parte, molto distante da quella della società e di molti tifosi interisti. Infine, il giro di vite: se l’Inter considera Icardi un peso – ha detto Nara – se ne liberi consentendogli di partire a parametro zero. Una provocazione che Wanda non ha però ribadito all’ad Beppe Marotta, con cui i colloqui sono frequenti.
Repubblica ha raccontato di come lo staff del giocatore abbia anche contattato diversi avvocati, per valutare se in caso di muro contro muro possa essere il collegio arbitrale della Serie A a dichiarare risolto il contratto che lo lega all’Inter fino al 30 giugno 2021. Le carte bollate sarebbero l’ultima spiaggia. Icardi e i suoi collaboratori, come anche la società, confidano che la questione possa risolversi con beneficio per tutti, ma le posizioni sono distanti e il tempo stringe. Icardi tiene duro, mentre per l’Inter l’ottimo sarebbe cederlo già entro il 30 giugno, per realizzare le plusvalenze imposte dal fair play finanziario Uefa. La squadra andrà in ritiro a Lugano l’8 luglio. Se a quella data Icardi non sarà stato ceduto, è probabile che Conte lo convocherà, anche per evitare azioni legali. Al Chelsea Diego Costa sostenne di avere ricevuto un sms dal tecnico, nell’estate 2017, che gli comunicava che non rientrava nei progetti della squadra. Fu l’inizio del burrascoso addio del giocatore al club londinese. Questa volta il tecnico è stato più cauto. Con Nara non si è nemmeno sbilanciato sul fatto che il marito possa o meno giocare nell’Inter la prossima stagione. Icardi sarebbe stato contattato direttamente dall’Atletico Madrid, da una squadra statunitense e da almeno un club della Premier League. Ma all’Inter di offerte non ne sono arrivate. L’unica trattativa che resta in piedi è con la Juventus: i nerazzurri chiedono soldi o uno scambio con Dybala, che è poco convinto però. Una soluzione che invece Icardi potrebbe alla fine accettare. Giocando a Torino, potrebbe evitare di trasferire moglie e figli. Il timore dell’Inter è che le manovre di Icardi per liberarsi gratis servano a firmare proprio con il club bianconero, con cui avrebbe contatti da tempo. Wanda nega. Di sicuro, a Sarri Icardi piace.