08/06/2019 14:08
LA REPUBBLICA (G. CARDONE - F. VANNI) - Il mercato della nuova Inter si muove seguendo linee precise, dettate da Conte e avallate da Marotta, da quando i due hanno deciso di ritrovarsi in nerazzurro. La ristrutturazione sarà profonda. Solo la difesa verrà lasciata quasi intatta, a parte l’innesto di Godin. Proprio il valore dei giocatori della retroguardia, dal portiere Handanovic ai centrali Skriniar e de Vrij, ha convinto Conte sul progetto Inter.
Ci sono le basi per vincere subito, a patto di rinforzare gli altri reparti: questo il concetto del tecnico, condiviso da Marotta e Ausilio. I due uomini-mercato stanno conducendo una trattativa con la Roma per una complessa operazione: l’obiettivo è portare Dzeko, Kolarov e — novità — il laterale destro Florenzi in nerazzurro, in cambio del terzino sinistro Dalbert (acquistato dall’ex ds Sabatini nel 2017 per 26 milioni) e un conguaglio sui 20 milioni. Nel 3-5-2 di Conte, Florenzi e Kolarov sarebbero i cursori di fascia — adesso li chiamano “quinti” — da alternare con D’Ambrosio e Asamoah. Le due società, Inter e Roma, stanno discutendo sulle valutazioni dei giocatori: quella di Florenzi è di 25 milioni, Dzeko è intorno ai 15 e Kolarov 8.
Un’alternativa a Florenzi, sulla destra, per l’Inter è il 23enne Valentino Lazaro. I contatti con l’Hertha Berlino sono avviati. Per quel ruolo resta in piedi anche la pista Danilo, che però è corteggiato in Spagna e che il City vorrebbe inserire nell’operazione Cancelo con la Juventus. Per realizzare entro il 30 giugno i 40 milioni di plusvalenza imposti dal fair play finanziario, il sacrificio più probabile per l’Inter è Mauro Icardi. Potrebbe andare alla Juve, in cambio di Dybala. Ma il ds giallorosso in pectore Petrachi vorrebbe convincerlo ad accettare il progetto Fonseca. Anche il Napoli, in cerca di una punta, sonda la sua disponibilità a trasferirsi, ma lui insiste per restare in nerazzurro. La moglie e agente Wanda Nara, che si dice «pronta a lasciare l’incarico se Mauro lo chiederà», incontrerà Marotta per dirgli che il marito vuole presentarsi in ritiro a Lugano il 7 luglio. L’ad le spiegherà che per lui nella nuova Inter non c’è spazio. Il timore della società è che l’argentino (a gennaio quotato 110 milioni, oggi 70) voglia andarsene a parametro zero fra 18 mesi, 6 prima della scadenza del contratto. Per il centrocampo nerazzurro, in dirittura d’arrivo l’acquisto di Barella. La valutazione è sui 50 milioni, ma nell’affare verranno inserite contropartite tecniche: giovani di proprietà dell’Inter come Dimarco, Gavioli e Bastoni. Quest’ultimo, i nerazzurri preferirebbero darlo in prestito. Con Brozovic perno centrale, Conte cerca poi una mezzala sinistra che abbia tecnica e forza e possa sostituire Nainggolan in caso di cessione: il profilo è quello di Mateo Kovacic, che tornerebbe in nerazzurro dopo le esperienze al Real e nel Chelsea. È lui l’obiettivo del blitz di Marotta e Ausilio a Madrid: Florentino Perez valuta il giocatore circa 60 milioni, l’Inter propone la formula del prestito e diritto di riscatto. Il croato avrebbe dato la disponibilità a tornare nella squadra in cui giocò per trenta mesi, fino all’estate 2015. In attacco i soggetti del desiderio si chiamano Chiesa e Lukaku, Conte spera che almeno uno dei due possa arrivare: sul primo è però in vantaggio la Juve, che ha trovato l’accordo con il giocatore (ma la Fiorentina, se dovrà cederlo, preferirebbe darlo all’Inter), sul secondo c’è l’intesa con lui ma la richiesta del Manchester United è di 70 milioni (per ora vano il tentativo di inserire Perisic nell’affare). Anche in questo caso, Zhang e Marotta faranno il possibile per accontentare Conte. Troppo bassa invece l’offerta per Pépé del Lille, praticamente già preso dal Liverpool.