Lo Stadio ora è appeso alla Roma-Lido

18/07/2019 14:37

IL TEMPO (F. MAGLIARO) - La richiesta ufficiale è stata presentata il 10 luglio scorso all'ufficio dell’architetto Manuela Manetti, presidente della Conferenza di Servizi e la domanda è piuttosto secca: «Quali opere sul trasporto vanno considerate vincolanti» per l’apertura dello Stadio di ? L'impasse che, da più di qualche mese, tiene in un mezzo limbo la stesura della Convenzione urbanistica (il contratto vero e proprio fra il pubblico e la società As Roma) per lo Stadio potrebbe chiudersi prima della pausa estiva dei lavori del consiglio comunale. Nelle quattro pagine firmate dalle tre società proponenti - Eurnova come soggetto proponente, TDV Estate come futura acquirente delle aree e Stadio TDV come futuro sviluppatore del progetto - alla Manetti viene chiesto «di con- fermare» che «gli interventi necessari ad assicurare la "contestualità" dell'esercizio del trasporto pubblico su ferro», sono «esclusivamente» quelli inseriti nel «progetto approvato dalla Conferenza di Servizi» e per i quali il privato proponente dovrà curare la «gara d'appalto, il finanziamento, il completamento ed il collaudo» mentre restano escluse quelle opere «al di fuori» del progetto "” la cui realizzazione è indipendente dallo Stadio.

Scendendo su un piano più pratico, il nodo è quello della «contestualità»: il Comune - dopo aver cancellato tutte le opere pubbliche di mobilità (Ponte di Traiano e interventi per il trasporto su ferro che davano origine a compensazioni) per poter cancellare le tre Torri di Libeskind - vorrebbe subordinare l'apertura dello Stadio al completamento degli interventi di ristrutturazione della Roma-Lido di Ostia che sono finanziati da Stato e Regione e che sono gestiti dalla Pisana. La società giallorossa, ovviamente, non ci sta a legare l'apertura di a opere fatte da altri soggetti su cui né la Roma né il Comune hanno alcun potere di intervento.

Da qui, lo stallo: gli uffici si sono visti e rivisti limando tutti (o quasi) gli altri dettagli. Nell'ultimo incontro con il vicepresidente della As Roma, Mauro , è stato il sindaco, Virginia Raggi, a suggerire questo ricorso alla Presidenza della Conferenza di Servizi. Compiendo, dopo la tragicommedia del Politecnico di Torino, ancora l'errore di rivolgersi a soggetti terzi per chiarire il caos creato dalle decisioni della Giunta grillina. E, da parte della società di Trigoria si inizia a disegnare la potenziale road map: dando per scontata la risposta favorevole all’interpretazione «giallorossa» della querelle Roma-Lido, la Roma andrà dalla Raggi chiedendole di far concludere i lavori di stesura dei testi e portare tutto, Variante e Convenzione, al voto in Aula magari per settembre quando è anche prevista una visita di a Roma. In caso di risposta positiva, tutto bene, si vota, si firma tutto e si avvia il cantiere. In caso di melina 0 diniego, verrebbe comunque presentata istanza di voto in modo tale da avere un atto da impugnare in Tribunale per il risarcimento. E a quel punto, prenderebbe quota l'ipotesi Fiumicino.