19/07/2019 13:15
LEGGO (F. BALZANI) - L'Argentina nel destino e il pressing come marchio di fabbrica. Il primo gol stagionale della Roma è stato a messo a segno da Perotti. El Monito, originario di Moreno (una delle tante province della periferia di Buenos Aires) ha siglato su rigore il vantaggio nell'amichevole col Tor Sapienza terminata 12-0 per i giallorossi. Un primo test a porte chiuse contro una squadra appena salita in serie D che ovviamente dopo 10 giorni di ritiro ha dato poche indicazioni tecniche, ma che ha evidenziato la grande verve del portoghese durante tutta la partita. Fonseca ha schierato una formazione per tempo, senza cambi in corsa ma adottando il 4-2-3-1 utilizzato con lo Shakthar. Il primo si è chiuso 5-0. Oltre a Perotti da evidenziare la doppietta di Schick e il buon impatto di Spinazzola mentre Pau Lopez non è stato mai impiegato ma ha mostrato già un discreto italiano. La Roma ha fatto girare spesso il pallone, giocando a difesa alta e andando subito a pressare gli avversari. Nella ripresa (più brillante) dentro molti big e le reti di Under, Dzeko, Antonucci (tripletta) e Florenzi (due).
«Il livello del test non era elevato, ma sono soddisfatto di quello che ho visto anche se ci sono molte cose da migliorare. Il bilancio di questi primi giorni è molto positivo. I ragazzi si applicano al massimo e provano in campo le mie idee. Il mio modo di gioco è complesso e io esigo molto. Chi non lo capirà avrà difficoltà a giocare. Ma già si vede qualcosa. Ora arriveranno altri giocatori. Il nostro marchio di fabbrica sarà il pressing alto. Lopez? Per me il portiere deve muovere i difensori», le parole di Fonseca.
Come detto in apertura nel destino della Roma c'è ancora l'Argentina. Le prossime reti potrebbero, infatti, portare il nome di Higuain. Dopo i fitti contatti con Fonseca, il Pipita non si è ancora deciso e proverà a convincere la Juve a tenerlo tanto che non ha ancora annullato il trasloco delle sue cose da Londra a Torino. Nel frattempo il fratello-agente ha fatto sapere di non voler rinunciare ai 6,5 milioni che gli garantisce la Juve. I bianconeri saranno quindi chiamati a versare una buona uscita da 4-5 milioni per liberarsi del bomber. Insomma trattativa che necessita ancora di alcuni giorni prima di prendere una svolta decisiva in un senso o nell'altro.