14/08/2019 13:41
Tristi? Ma sì che siamo tristi, confratelli miei. E pure un po’ nervosi. Non da oggi, però, e non perché Daniele De Rossi ha giocato contro l’Almagro la sua prima partita con una maglia, quella del Boca, gloriosa a dir poco e soprattutto fascinosa, almeno agli occhi di chi sa ancora qualcosa di un calcio capace di regalare magie. Chi era all’Olimpico la sera dell’addio di Daniele sa bene che lì si è rotto qualcosa di profondo, e di assai difficile da ricomporre, nel rapporto tra la Roma, intesa come società, e la sua gente, che pure, come diceva Renato Rascel, la Roma non la discute, ma la ama. Siamo tristi per noi, non per Daniele. Anzi troviamo bellissimo che un vero uomo di calcio come lui abbia deciso, senza fare questione di soldi, di raccogliere l’appello di Burdisso (…)e di andare a giocare in un posto dove gli striscioni preparati dai tifosi per accoglierlo recitavano: «Benvenuto De Rossi nella repubblica popolare di Boca». In un posto, voglio dire, dove il calcio è una passione vera, e pure qualcosa di più. Non lo vedremo più in campo nel nostro derby, e Dio sa quanto la cosa ci amareggi, anche se di derby ne ha sbagliati tanti. Ma tiferemo da matti per lui, come se avesse addosso la maglia giallorossa che ha onorato per tanti anni, quando alla Bombonera sfiderà il River Plate (…). Forza Daniele, prendili a pallonate.
(corsera)