09/08/2019 19:10
ILMESSAGGERO.IT (M. FERRETTI) - Un fuoriclasse o un incosciente. Non ci sono vie di mezzo, analizzando la sua strategia. Gianluca Petrachi, il ds della Roma, tiene duro su Dzeko perché ha già in tasca il contratto del sostituto del bosniaco oppure perché non sa ancora dove andare a sbattere la testa? Interrogativo lecito oggi che Edin è a Trigoria e Mister X da un'altra parte.
Petrachi non può essere così pazzo e sprovveduto da essersi infilato in una storia tanto complicata (la trattativa con l'Inter) senza avere in mano le carte giuste per non... incartarsi. Sa perfettamente che Edin vuole andare a giocare con Antonio Conte, ma ancora oggi - con i nerazzurri che hanno preso Romelu Lukaku - non molla di un centesimo sulla richiesta per il cartellino del bosniaco. E queste cose, di solito, si fanno quando tu sai di non rischiare nulla; quando, cioè, ti senti padrone della situazione, sei strasicuro delle tue chance e che alla fine avrai avuto ragione. Oppure quando stai studiando il colpo che farebbe restare tutti a bocca aperta.
Non può essere così ingenuo, Petrachi, da essere finito in un trappolone: si diceva che stava reggendo il gioco alla Juventus per ritardare Lukaku all'Inter oppure per far arrivare Mauro Icardi alla corte di Maurizio Sarri, ma adesso è giunto il momento, improrogabile, di mettere la Roma in cima a tutto. Anche alle alleanze, ai giochi di sponda. E di mostrare classe e abilità pure in tema di cessioni, capitolo molto triste dell'attuale storia della Roma.