12/09/2019 13:20
IL MESSAGGERO (M. SORIO) - I bad boys, coi guai, non smettono mai di giocarci. Avete presente Piatek quando esulta? Pum, pum, pum. Ecco: Arda Turan, il Mago (o Macho) Turco, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi per detenzione e uso d'arma da fuoco, la stessa arma da cui nell'ottobre scorso erano partiti dei colpi accidentalmente, s'è sempre difeso lui; apposta per seminare il panico secondo il giudice al culmine di una notte balorda nella sua Istanbul. Domanda: Turan ci sarà, fra sette giorni all'Olimpico, per Roma-Basaksehir di Europa League? Dipenderà dal club e da lui, in prestito, alla società del Bosforo, da quel Barcellona che nel 2015 spese una quarantina di milioni per strapparlo all'Atletico Madrid. Perché la pena è sospesa: in carcere, il Mago Turco ci andrà soltanto se commetterà un altro crimine nei prossimi cinque anni. E considerato che l'anno scorso si beccò 16 turni per aver messo le mani su di un guardalinee, o che due anni fa lasciava la Nazionale dopo esserne stato allontanato per l'aggressione di un giornalista, beh, siamo sulla buona strada
NOTTE BRAVA - Il fattaccio risale a poco meno di dodici mesi fa. Anni 32, centrocampista di fama, bacheca da dodici titoli fra Liga spagnola (due volte), campionato turco (col Galatasaray nel 2008) ed Europa League (Atletico Madrid, 2012), Turan è in un nightclub di Istanbul. Nel locale trascorre la serata anche Ozlem Ada Sahin, moglie del cantante pop Berkay Sahin. Ai giornali turchi, la donna ha raccontato di un approccio di Turan, a marcatura stretta, senza troppi complimenti. In ogni caso, al palesarsi del marito, la rissa: alé. Berkay portato all'ospedale col naso rotto e Arda a presentarsi là, a stretto giro di posta, con la pistola, implorando perdono: non sapevo fosse tua moglie, sparami se non mi credi, questo più o meno il tono. Fino a quello sparo, forse accidentale, forse no.
LA SENTENZA - Già prima della condanna, Turan si era scusato pubblicamente, con il Basaksehir (multa), con la sua famiglia, moglie (sì, è sposato pure lui) e amici: «Un errore momentaneo, ne ho tratto lezione». E l'approccio alla signora Sahin? «Una calunnia». Mah. Dall'accusa di aggressione a sfondo sessuale, Turan è stato scagionato. Sorte ben diversa da quella di un suo compagno di squadra al Basaksehir, l'ex Milan Robinho, il fantasista che nel novembre 2017 finiva condannato in primo grado per violenza sessuale di gruppo su una ragazza albanese, all'epoca dei fatti 22enne, avvenuta in una discoteca di Milano nel 2013: carcere evitato poiché, al tempo della sentenza, Robinho giocava in Brasile e il Brasile vieta l'estradizione dei propri cittadini. A Turan, per evitare il carcere, basterà rigare dritto: se ci riesce.