01/09/2019 14:28
GASPORT - La certezza di Delio Rossi: «Il derby del’Olimpico non è una sfida come le altre. Facile dire che dà massimo tre punti. Non è così: se lo vinci, avrai tanto anche come autostima, ma se lo perdi, ti toglie molto e ti porta problemi nell’ambiente». Quattro stagioni alla guida della Lazio, dal 2005 al 2009. A Roma il tecnico romagnolo ha affrontato otto stracittadine, con un bilancio in perfetto equilibrio: due vittorie, tre pareggi e due sconfitte.
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Che derby si aspetta?
«Una sfida che come sempre sfuggirà a ogni pronostico. Conta molto scendere in campo con la giusta tensione. Sarà un derby anomalo visto che si disputa alla seconda giornata di campionato: una situazione che probabilmente escluderà certi calcoli tattici. Ne trarrà vantaggio lo spettacolo, ma andrà considerato che le due squadre non possono essere già al 100% ».
Come si presentano Lazio e Roma al primo faccia a faccia stagionale?
«La squadra di Inzaghi ci arriva meglio: è più rodata, ha subito meno cambiamenti con alcuni innesti per rendere più omogeneo l’organico. La formazione di Fonseca è ancora un cantiere dopo una nuova rivoluzione che ha mutato la guida tecnica. E col Genoa sono emersi alcuni problemi in fase difensiva. A livello individuale, la Roma mi sembra inferiore alla Lazio».
Chi sarà l’uomo derby?
«Spesso emerge chi non ti aspetti. Quindi, oltre ai vari Milinkovic, Dzeko e Immobile, punterei su Florenzi. Da romano, romanista e nuovo capitano si esalterà. Sull’altro fronte Correa col suo gioco tra le linee potrà dare molto fastidio alla Roma. È cresciuto tanto: lo vedo come rivelazione della Lazio visto che sta anche segnando».
Zaniolo andrà al top?
«Ha già mostrato le sue grandi qualità. Lo scorso anno gli è mancata la continuità dopo un grande inizio. Come fisico e tecnica, può diventare devastante».
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Il derby come spareggio anticipato per la Champions?
«No, è troppo presto, Per quell’obiettivo vedo meglio la Lazio. La Roma se non verrà aggiustata in corsa farà fatica ad arrivare tra le prime quattro».