01/09/2019 14:23
IL GIORNALE (G. PUGLISI) - Un antipasto di derby. Anche se in quel momento nessuno riusciva a pensarci. Un antipasto di derby, proprio in un Lazio-Roma, stessa gara (da calendario) che si disputerà oggi pomeriggio allo stadio Olimpico. Dieci campionati fa, durante una stracittadina particolarmente sentita, i giallorossi si ritrovarono improvvisamente a giocare senza Totti e De Rossi, scorcio di un futuro che è arrivato. Quel giorno, era il 18 aprile 2010, Ranieri decise di toglierli entrambi a fine primo tempo per inserire Taddei e Menez. La Lazio stava vincendo 1-0, la Roma rischiava di perdere il primo posto in favore dell’Inter. I giallorossi avevano bisogno di una scossa e Ranieri decise di togliere i due romani, apparsi troppo nervosi. Fu una scelta forte, impopolare, ma giusta. La Roma ribaltò il risultato (1-2) e restò in testa alla classifica. Fino a una settimana dopo quando perse in casa con la Sampdoria. Dieci campionati dopo, il futuro è arrivato. La Roma è rimasta orfana di Totti e De Rossi, dovrà affrontare il primo derby senza di loro. «Sì, sarà strano non vederli dall’altra parte», ha ammesso il tecnico della Lazio Simone Inzaghi, che però non si fida della Roma: «I risultati della prima giornata non devono indurre in errore. Sappiamo cosa sono i derby, un campionato a parte. E poi la Roma è una squadra forte, guidata da un allenatore molto preparato». Fonseca, a differenza di Inzaghi, ha allenato in campionati diversi, arrivando anche a disputare la Champions. Preparato lo è davvero, ma il derby romano non lo ha ancora mai vissuto. In quello Inzaghi ha esperienza da vendere. «So che quella contro la Lazio è una partita speciale, me lo fanno capire anche i tifosi, e anche se vale tre punti ti dà un coinvolgimento maggiore - ha spiegato il tecnico giallorosso -. Loro forse sono favoriti, ma a parole. Conta solo il verdetto del campo». Dove si troveranno una contro l’altra due squadre diametralmente opposte. Una, la Lazio, che in estate ha puntato sulla continuità: stesso allenatore del passato, nemmeno un big ceduto. L’altra, la Roma, ha invece deciso di rivoluzionarsi: in estate sono cambiati direttore sportivo, allenatore, modulo e giocatori. Ma soprattutto si è deciso di ripartire senza Totti e De Rossi. Esattamente 10 campionati dopo quel derby che era uno squarcio nel futuro. Anche se in quel momento era impossibile immaginarlo.