11/09/2019 16:10
C’è un uomo solo al comando: Antonio Conte. Quegli undici milioni netti all’anno (sino al 2022) sono una sorta di spartiacque con i colleghi della Serie A. L’allenatore dell’Inter guadagna più di tutti (...) Ma veniamo all’andamento sulle panchine del nostro campionato. Uscito di scena re Max Allegri, con i suoi 5 scudetti e un contratto da 7,5 milioni di euro (ancora a libro paga della Juve sino a giugno), il suo successore nella top ten dei compensi è proprio il Conte interista, per un’altra rincorsa: stavolta in salsa bianconera. Al di là dei personalismi ci sono sullo sfondo i movimenti dei club e loro scelte programmatiche. L’Inter ha ancora in pancia i 4,5 milioni netti di Luciano Spalletti, sacrificato per arrivare all’allenatore italiano più ambito. La scorsa estate Aurelio De Laurentiis ha puntato sul totem Carlo Ancelotti, vincolandolo sino al 2021 con un ingaggio da 5 milioni. Una svolta di garanzia per colmare il vuoto lasciato dal «Masaniello» Maurizio Sarri, attratto dal Chelsea. Un anno dopo è proprio la Juve a puntare su di lui e lo porta al governo del campionato con un stipendio da 5,5 milioni, più generosi bonus legati (ovviamente) alla Champions. È singolare che, una volta tanto, il club di Agnelli si piazzi secondo dietro l’Inter in questa speciale graduatoria, nonostante lo strapotere sul mercato come nel monte-stipendi. Ma è chiara la sfida di natura tecnica tra i due allenatori dal differente credo. Ed anche questa è una scommessa che può indicare una strada al campionato. Dopo anni di stasi questa è stata l’estate dei grandi cambiamenti in panchina: ben sette. Tra le novità salienti c’è la promozione di Giampaolo al Milan che ha ottenuto un biennale da 2 milioni netti a stagione. Invece il portoghese Fonseca (unico nuovo straniero) ha concordato un piano biennale da 3 milioni all’anno. In ogni caso i target retributivi sono nella media, riprova di un’indispensabile fase di studio. Diversa, ovvio, è la condizione di Gian Piero Gasperini che ha timbrato un prolungamento da 2,5 milioni con l’Atalanta: un nuovo patto per mettere le ali ad un sogno. Anche a Bologna la fiducia a Sinisa Mihajlovic (con un stipendio da 3 milioni) è il frutto di una semina già fertile. Fa storia a sé la ripartenza di Eusebio Di Francesco con la Sampdoria: un cambio d’impulso che propone già degli scricchiolii. E dire che l’ex Roma si è vincolato sino al 2022 per 1,8 milioni a stagione. Tutt’altra aria per Andreazzoli che si è legato al Genoa sino al 2022 con un retribuzione annua da 700 mila euro. Dopo la retrocessione con l’Empoli per lui è un bel rilancio. (...)
(gasport)