08/10/2019 14:15
IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Tutti concentrati a capire chi ha detto cosa, chi ha fatto questo, o chi ha innescato la reazione di quell'altro. Video visti e rivisti, frame diventati dei veri e propri cult che fanno il giro del mondo e soprattutto del web. Buuh razzisti che nemmeno i diretti interessati hanno sentito e frasi che di omofobo oggettivamente hanno ben poco. Forse sgradevoli, questo sì, ma sinceramente sembrano appartenere a un'altra categoria: quella delle «cazzate» sparate a caldo. Tutto bello, tutto giusto, ma il casino mediatico che si è creato attorno a questo pareggio beffardo tra Roma e Cagliari (occhio però che il vero scippo alla Roma lo avevano fatto a Lecce), rischia di spostare l'attenzione su quello che è al momento il vero problema della società giallorossa: gli infortuni.
Quattro giocatori operati in una sola settimana sono un record che difficilmente qualcuno riuscirà a battere. Impossibile pensare che sia solo una questione di sfiga, perché va oltre l'umana intelligenza e sarebbe come far finta che il problema non esista. Invece c'è eccome e il fatto che il club di Trigoria, nonostante un lavoro di totale ripristino dei campi da gioco che sarebbe naturale immaginare come il nocciolo della questione, non sia ancora riuscito ad invertire una tendenza iniziata lo scorso anno (e forse anche prima), fa diventare la questione ancora più preoccupante. Sbagliano qualcosa nella preparazione verrebbe da dire, se non fosse che le ultime tre le hanno gestite staff tecnici diversi con metodologie e tabelle di marcia completamente diverse l'una dall'altra. Insomma non si riesce a capire dove e come intervenire per risolvere quello che da piccolo fasti- dio è diventato ormai una sorta di maledizione. E meno male che la Roma era una squadra fortunata...