Favola Darboe: dal barcone all'Olimpico

28/10/2019 14:22

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Dal barcone alla panchina dell'Olimpico, la favola di Ebrima Darboe è di quelle col lieto fine. Convocato da Paulo Fonseca per la gara con il Milan, il ragazzo ha una storia che vale la pena raccontare, la stessa di tanti suoi connazionali, che però non avranno mai la fortuna di avere addosso i riflettori della Serie A. Darboe, centrocampista offensivo del 2001, è arrivato alla Roma nei 2017, dopo essere sbarcato In Sicilia a 14 anni, solo, senza famiglia, dal Gambia su un barcone di migranti. Parecchio sottopeso e malnutrito (si racconta fosse arrivato a pesare 50 chili). il ragazzo è stato trasferito a Rieti dallo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Minorenne, senza genitori a seguito (il papà è morto quando era piccolissimo), Ebrima è cresciuto nello Young Rieti, integrandosi velocemente accolto con affetto dalla comunità locale. A Trigoria arriva nel 2017, ma ha dovuto aspettare molto prima di poter debuttare nella Primavera guidata da Alberto che si è innamorato immediatamente di questo giovane dal passato complicato. La prima convocazione con i baby giallorossi è arrivata nei gennaio scorso, per colpa di una burocrazia asfissiante, legata alla minore età. lo coinvolgeva spesso negli allenamenti di prima squadra e anche Fonseca si è accorto di lui, complici i tanti infortuni che hanno colpito la Roma. Maglia numero 54 e l’emozione di salire gli scalini dell'Olimpico, il sogno di una vita che si realizza. Darboe è un diciottenne solare e descritto come uno studente diligente e rispettoso. È forte tecnicamente, bravo a leggere le azioni. ma deve ancora migliorare fisicamente; è arrivato a 70 chili, per un metro e ottanta, deve un po' irrobustirsi, lasciandosi alle definitivamente alle spalle i tormenti del passato.