03/10/2019 13:19
LEGGO (F. BALZANI) - Nella tana dei lupi austriaci la Roma cerca il secondo ululato europeo. Oggi a Graz i giallorossi affronteranno il sorprendente Wolfsberger che nel primo turno ha annichilito 0-4 il Borussia Monchengladbach. Lo faranno tra mille problemi legati agli infortuni e con l'obbligo di turn over vista la stanchezza palesata da alcuni protagonisti. Lo ha confermato ieri Fonseca facendo uno strappo alle regole: «Vi dirò che gioca Kalinic dall'inizio. Dzeko e Kolarov sono molto stanchi e devono tirare il fiato visto che le hanno giocate tutte. Dispiace per gli infortuni di Pellegrini e Mkhitaryan, ma mi fido dei giocatori che ho a disposizione. L'armeno già lamentava questo fastidio all'adduttore e le troppe partite ravvicinate hanno aggravato il fastidio. Lo avevo tenuto apposta fuori con l'Atalanta, poi sembrava che stesse bene ma a Lecce ha subito questo risentimento. Smalling? Può crescere ancora».
Dietro a Kalinic, prima volta dall'inizio, ci sarà Pastore con ai lati Zaniolo e Kluivert mentre in difesa Spinazzola sostituirà Kolarov. Possibilità di tornare titolare anche per Santon mentre a centrocampo toccherà alla coppia Cristante-Diawara. Nonostante l'ampio turn-over, in previsione della sfida col Cagliari di domenica all'Olimpico, Fonseca invita a non sottovalutare gli austriaci: «Mi hanno detto che è l'Atalanta d'Austria. Effettivamente dal punto di vista fisico e del pressing ricordano i bergamaschi, ma giocano in maniera diversa. Non marcano a uomo a tutto campo. Sarà una gara molto difficile e lo si capisce dalla loro vittoria col Borussia. Sono molto aggressivi a livello difensivo e giocano molto bene in contropiede. Una vittoria non assicura il passaggio del turno. Pensiamo a vincerla senza fare calcoli». Sarà comunque una Roma sperimentale come spesso capita alle italiane che affrontano (sottovalutandola e quasi snobbandola rispetto al campionato) l'Europa League. Fazio, seduto al fianco di Fonseca, però assicura che «la Roma vuole vincere questo trofeo. Anche in Inghilterra c'era questo pensiero sull'Europa League. La affrontiamo al meglio perché vogliamo vincerla. Ci sono delle grandi squadre e non dobbiamo pensare di arrivare in finale solo perché siamo la Roma». Sui problemi dello scorso anno: «Tutti abbiamo fatto fatica, eravamo sempre dietro a rincorrere. Quest'anno si respira un'aria diversa». Una frase già ascolta in passato.