10/10/2019 13:15
IL MESSAGGERO (M. TENERANI) - Un anticipo di derby a Coverciano, ma il laziale Acerbi e il giallorosso Spinazzola, in queste ore hanno pensieri solo azzurri, semmai con qualche sfumatura di verde. Si trovano in sintonia sulla valenza dell'Olimpico in una partita così importante per l'Italia: «Per noi - rispondono in coro i due giocatori - giocare lì è una emozione grandissima. Apparteniamo alle squadre della Capitale, davanti alla nostra gente daremo ancora di più perché la sensazione sarà straordinaria. Ci aspettiamo uno stadio pieno e siamo certi che sarà una festa. Sperando naturalmente di allungare la nostra serie di vittorie per chiudere il cerchio».
IL BIANCOCELESTE - Sulla Lazio Acerbi non è stato tenero: «Ci manca la cattiveria delle grandi per fare il salto di qualità definitivo anche se abbiamo ottimi giocatori. Abbiamo cominciato bene poi però sono emersi gli stessi problemi da quando ci sono io: creiamo tanto, ma a volte perdiamo partite da non perdere. Non abbiamo la determinazione per portare a casa il risultato che invece hanno le squadre top, il desiderio di raggiungere gli obiettivi. Dobbiamo migliorare in fretta perché la classifica non è quella che ci aspettavamo». Spinazzola non ha drammatizzato sul momento particolare della Roma, ma ha puntualizzato qualcosa sul suo utilizzo: «Ci sono state partite in cui abbiamo creato molte palle gol e non abbiamo preso i tre punti, come col Cagliari, e altre come a Bologna dobbiamo abbiamo vinto all'ultimo. Credo ci manchino solo 2-3 punti per colpa degli episodi e anche dei tanti infortuni, ma c'è tanto tempo per recuperare. E' tutta la vita che gioco a sinistra, penso che un motivo ci sarà. Però sono destro e allora se Fonseca mi vuole lì io accetto anche se il mio calcio cambia: parlo della coordinazione, postura del corpo, devo provare e riprovare le giocate per migliorare. Escludo di tornare a sinistra perché c'è Kolarov? Direi di no. Anche se riconosco che è fortissimo. Io esterno alto? Quel ruolo l'ho fatto sei anni fa, adesso mi sento di giocare più basso. Ho la fortuna o la sfortuna, infatti, di ricoprire più ruoli».
BRIVIDI - Il laziale parla di sé, della sua malattia e fa venire i brividi, specie in vista della visita di oggi al Bambin Gesù: «Sono frangenti particolari perché vedi bambini che soffrono. Quando entro in questi reparti mi sento forse quasi a mio agio. Purtroppo ci sono passato anche io e mi piace dare una parola di conforto. Per loro siamo un punto di riferimento». Acerbi sogna l'Europeo che gli sfuggì nel 2016: «Con Conte avevo fatto tutto poi scelse altri uomini. Mancini gioca in modo che mi piace, ci divertiamo e si vede». Immobile e Belotti, dualismo in Nazionale. Ma chi li marca come li affronta? «Sono due grandi attaccanti, duri da marcare, ma io sono onorato di essere un loro compagno». Spinazzola è stato corteggiato a lungo dalla Juve poi scaricato. «Il club bianconero ha fatto una scelta ed io ne ho fatta un'altra perché sono andato in una grande squadra e se giocherò con continuità potrò dare tanto». Anche la Roma è in ritardo: «In queste ultime partite abbiamo creato moltissimo e guadagnato poco. La Roma in estate ha cambiato molto, a cominciare dall'allenatore. Fonseca ha portato un nuovo modulo e nuova visione del calcio. Lui crea tante aspettative anche dentro lo spogliatoio. Noi crediamo in lui».
VIALLI AMBASCIATORE - Mancini ieri ha proseguito le prove di 4-3-3 con qualche cambiamento rispetto al giorno prima. In difesa davanti a Donnarumma, D'Ambrosio, Bonucci, Acerbi e Spinazzola. In mediana prosegue il ballottaggio Bernardeschi-Barella con l'interista in leggero vantaggio, intoccabili Jorginho e Verratti. Davanti Chiesa, Immobile (avrebbe scavalcato Belotti) e Insigne. Al gruppo per i prossimi 4 giorni si aggregherà Gianluca Vialli come amabasciatore di euro 2020.