Italia, il segreto? Giocatore giusto al posto giusto. Così Berna e Insigne sono rinati, Mancini ora lavora su Zaniolo

17/11/2019 15:05

(...) L'Italia di Mancini non ha ancora fatto storia, ma è fondata su un principio semplice, infantile: ognuno fa ciò per cui è portato. In termini adulti, cioè tattici: giocatore giusto al posto giusto. È il segreto migliore per spiegare la crescita prepotente della Nazionale (...). L’univocità delle mansioni laterali ha restituito il miglior Berna: incontenibile a Zenica, due gol nei due match precedenti. Per Insigne, il Mancio ha creato una specie di Corridoio Vasariano che collega la fascia sinistra al centro area dove Lorenzo espone il suo talento: largo, può meditare il caro destro a giro o il taglio sul secondo palo, al centro può dettare l’imbucata o concludere, come a Zenica. I suoi accentramenti liberano la fascia per Emerson, altro “bambino” felice. E’ portato per attaccare? Allora, come in Bosnia, gioca quasi esclusivamente dalla metà campo in su, tanto la difesa scivola alle sue spalle per coprirlo. E anche qui, in difesa, Mancini ha assecondato le inclinazioni. Bonucci e Acerbi in campionato guidano reparti a 3. Grazie al modulo offensivo (3-2-5) possono impostare a 3 anche in azzurro e infatti intesa e rendimento crescono a vista d’occhio.

Ecco, Florenzi, che ha esperienza di terzino, ma non è abituato a ritrovarsi terzo centrale, deve imporsi qualcosa di nuovo, ma Alessandro è un “bambino” cresciuto, ha la maturità per farlo e comunque in Nazionale si diverte come un matto perché gioca, mentre alla Roma sta seduto. Quale bambino si diverte da seduto? (...) Mancini vuole lavorare su Zaniolo mezzala e disciplinare la sua corsa istintiva e selvaggia. E’ come mettergli i pantaloni lunghi. Crescere comporta sacrifici (...).

(gasport)