08/12/2019 14:49
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La Roma ha fatto 13, ma non ha nulla da festeggiare. Quando a San Siro Santon ha iniziato a toccarsi il flessore, era trascorso solo un quarto d’ora di gara. Sostituendolo, Fonseca ha segnato un record poco lusinghiero: per la 12esima volta dall’inizio della stagione la Roma era costretta a cambiare un giocatore per infortunio. Ne sa qualcosa Spinazzola, entrato al suo posto, ma che per tre volte è stato costretto a uscire dolorante a gara in corso. Se a queste 12 sostituzioni obbligate si aggiunge l’infortunio di Zappacosta, perduto nel riscaldamento di un derby che avrebbe dovuto giocare da titolare, il conto arriva a 13. La piaga degli infortuni che pareva aver dato una respiro ai giallorossi ha ripreso a far vittime. In una settimana Fonseca ha perso Kluivert, Pau Lopez e ora Santon. Il conto stagionale degli infortuni è arrivato a segnare 22 defezioni, con una media di 5 calciatori assenti in media a ogni partita. Ma a San Siro erano 7 contemporaneamente gli inutilizzabili. Per i dirigenti, è soprattutto “colpa” della casualità, ma per non lasciar nulla d’intentato hanno investito 300 mila euro per rifare da cima a fondo il principale dei campi di allenamento e sta intervenendo anche sugli altri. In attesa che la sorte conceda una tregua.