Stadio, una cordata ceca per comprare i debiti della Eurnova di Parnasi

05/12/2019 15:27

IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) - Per il progetto spunta una cordata ceca. Il gruppo Cpi, dell'immobiliarista ceco Radovan Vítek, è in trattativa con Unicredit per acquistare i crediti ipotecari che gravano sulla Eurnova, la società del costruttore Luca , indagato per corruzione nell'inchiesta sul nuovo stadio. , dopo l'arresto nel giugno 2018, si è dimesso dalla carica di presidente di Eurnova, ma continua a controllare la società proprietaria dei terreni su cui dovrebbe nascere - così sognano i privati - il nuovo impianto sportivo della Roma, con annesso mega-centro per negozi, uffici, alberghi e ristoranti. Tutto ben oltre i limiti del piano regolatore, tanto che servirebbe una variante urbanistica, un passaggio in Assemblea capitolina dall'esito non scontato, date le tensioni e le perplessità all'interno della maggioranza grillina che governa in Campidoglio. La lista dei debiti del gruppo è piuttosto lunga, solo quelli della Eurnova nei confronti di Unicredit ammontano a circa 50-60 milioni di euro. Il gruppo Cpi starebbe trattando con Unicredit per acquistarli. Da quanto filtra, le parti sarebbero vicine alla firma di un preliminare nell'arco di due settimane. Sarebbe il primo passo dell'operazione, che potrebbe riguardare anche i terreni al centro del progetto stadio. Terreni che lo stesso , nel 2012, aveva acquistato dalla Sais Spa di Gaetano Papalia, rilevando tutta l'area intorno all'ex ippodromo. Fino a oggi la Eurnova aveva trattato per vendere i terreni a James . Una delegazione della società di , a febbraio, era volata Boston per trattare direttamente con gli emissari del patron giallorosso. Risultato? Una stretta di mano che si sarebbe dovuta trasformare in un pre-accordo, detto all'inglese un «sales and purchase agreement. Quell'intesa, in realtà mai formalizzata, prevedeva la vendita dei terreni a circa 100 milioni di euro, con una caparra da 9 milioni da versare subito. La firma però non è mai stata depositata. , evidentemente, aspetta di capire che fine farà l'iter in Campidoglio, un percorso ancora piuttosto fumoso dopo gli arresti per tangenti e i vizi nel progetto individuati dai tecnici.

LA CONVENZIONE  - Certo è che nella bozza di convenzione spedita dal dipartimento Urbanistica ai proponenti compare, oltre alla Eurnova, anche la "TDV Estate Srl" e la "Stadio TDV S.p.A.", cioè le società di che dovrebbero acquistare i terreni. Nella bozza di accordo - in una parte ancora da compilare - viene menzionato espressamente «un contratto preliminare di vendita a rogito» tra la Eurnova e la società acquirente. Perché una cosa è chiara: i grillini, se mai l'operazione andasse in porto, non vogliono più i terreni in mano a .