05/12/2019 14:11
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Continuare a mettere il dito in una piaga formatasi il 26 giugno del 2018. Domani sera Nicolò Zaniolo tornerà ad essere il padrone della fascia destra dell’attacco della Roma e lo farà contro la squadra che lo ha trattato come una semplice pedina di scambio per arrivare a Nainggolan, un calciatore scaricato al Cagliari dopo appena una stagione. Un anno e mezzo fa il classe 1999 si è trasferito alla Roma - in compagnia di Santon, in lizza con Spinazzola e Florenzi per un posto da terzino - per un valore di 4,5 milioni, a cui aggiungere il 15% del prezzo di una futura rivendita da versare nelle casse dell'Inter. Il talento di Massa nel suo primo anno e mezzo in giallorosso ha dimostrato di essere uno dei migliori prospetti sul panorama mondiale: ha già collezionato 54 presenze condite da 11 reti, guadagnandosi anche la fiducia del ct dell’Italia Mancini, che lo ha mandato in campo in 5 occasioni e punta fortemente su di lui per l'Europeo. L'obiettivo di Zaniolo, al 100% della condizione fisica dopo aver saltato la squalifica, è quello di far rimpiangere ancora di più ai dirigenti dell'Inter la cessione, magari siglando il primo gol a San Siro con la Roma. Esattamente un anno fa Zaniolo ha affrontato per la prima volta (all'Olimpico) la squadra del suo passato, sfoderando una prestazione più che buona, guadagnandosi anche un netto rigore non fischiato da Rocchi. Nella gara di ritorno il numero 22 era invece partito dalla panchina, non lasciando molte tracce nel subentrare ad Under. L’auspicio di Fonseca è che ritrovi la sua
vena realizzativa - Zaniolo con la Roma non segna dal match con il Napoli - in modo da rovinare la festa per il primato a Conte e i suoi. Nel frattempo dai campi di Trigoria non è arrivata alcuna buona notizia per Fonseca. Kluivert ha continuato a lavorare a parte (individuale anche per Pastore e Fazio) tra fisioterapia e piscina per smaltire in tempi record il versamento presente sul flessore: al massimo andrà in panchina. Al suo posto si contendono una maglia Perotti e Mkhitaryan. La situazione più delicata riguarda Dzeko, ancora una volta assente per l'influenza. Se martedì c’era un’ampia fiducia sulla presenza del bosniaco dal primo minuto, ieri tra lo staff giallorosso si è iniziato a diffondere un leggero pessimismo. Sarà fondamentale la rifinitura odierna, allenamento in
cui Fonseca, che ha il solo Kalinic come alternativa, dovrà prendere una decisione prima della partenza delle 16 verso la Lombardia. Intanto Veretout, intervistato da Sky Sport, promette battaglia ai nerazzurti: «Abbiamo vinto tre partite di fila e andiamo a Milano per fare una grande prestazione».