Fonseca: "Sono triste e orgoglioso"

27/01/2020 14:08

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Non ha ancora vinto un derby ma non lo ha neppure perso. Due pareggi su due, molto diversi tra loro. Se all'andata la bilancia delle occasioni pendeva per la Lazio, stavolta c'è da mangiarsi le mani per Fonseca. Un dominio totale contro la squadra più in forma del campionato non è bastato per vincere. Perché questa squadra ha ricominciato a «segnarsi» dei gol contro da sola e fa una fatica enorme a buttarla dentro la porta avversaria. «Sì, sono triste - ammette il portoghese - meritavamo di vincere come dice Inzaghi, ma quello che i ragazzi hanno fatto mi lascia molto orgoglioso. Abbiamo giocato una grande partita contro una bellissima squadra. Le statistiche del match sono incredibili, abbiamo avuto coraggio, giocando sempre nella metà campo offensiva e creando situazioni. Cosi è più facile credere in questa squadra».

Al gruppo dispensa solo elogi. «I ragazzi sono tristi per non aver vinto. Dobbiamo mantenere sempre l'equilibrio e avere questo coraggio, ma vincendo». Sarebbe bastato un banale intervento di Pau Lopez per portarla a casa, ma Fonseca non infierisce. «E' una situazione infelice che può succedere. Lui è un gran portiere e ha fatto tanto bene in altre partite». Applausi anche a Under, che ultimamente lo aveva deluso: «Ci ho parlato in settimana e abbiamo affrontato tante cose. Ha capito che deve dare di più in fase difensiva. Sono molto soddisfatto del suo atteggiamento». Poi spiega la scelta più delicata: tenere in panchina in un derby Kolarov. «E' un giocatore molto importante, ho avuto il dubbio fino a sabato poi ho deciso che Spinazzola era meglio per affrontare la Lazio. Penso che con Lazzari su quella fascia sia stato giusto così».

Sul rigore prima dato e poi tolto glissa - «la situazione non è chiara, devo vederla meglio» - e ora guarda avanti con più fiducia: «Possiamo vincere, perdere o pareggiare, ma con questo atteggiamento è più facile vincere». E, magari, con qualche giocatore in più disponibile, anche grazie al mercato. «Normalmente quelli che stanno meglio si infortunano. Non è facile trovare una stabilità, ma giocando così possiamo sopperire». Menzione finale per il sostegno dei romanisti prima e durante il derby. «Questi tifosi sono di un altro mondo. E' stato fantastico quello che hanno fatto. Vivere con questa atmosfera è più facile per chi ama realmente il calcio».