04/01/2020 15:22
IL TEMPO (E. ZOTTI) - I campioni della Roma regalano un pomeriggio di sorrisi ai piccoli pazienti dell’IRCCS San Raffaele. Ieri Antonio Mirante e Bryan Cristante, insieme alla mascotte Romolo, hanno fatto visita al reparto di riabilitazione pediatrica portando una ventata di gioia e momenti magici all'interno dell'istituto sanitario romano. I due giocatori hanno aperto così l’anno dei «Toys day» - appuntamenti che vedranno impegnati i calciatori giallorossi in incontri con bambini che vivono situazioni particolari - autografando palloni e consegnando giocattoli a bambini, increduli e meravigliati per la bella sorpresa ricevuta. Cristante e Mirante sono stati accolti dal presidente del San Raffaele, Carlo Trivelli, il direttore sanitario Ugo Aparo e la responsabile del Centro per lo sviluppo infantile e riabilitazione pediatrica Condoluci, che hanno guidato i due romanisti durante il giro del reparto.
L'iniziativa è stata realizzata grazie all'organizzazione della Onlus Roma Cares che, in collaborazione con la Geco Animation, si occupa ormai da anni di eventi a carattere sociale all'interno di scuole ed ospedali.
Emozione anche sul volto dei giocatori, che hanno portato ai pazienti i saluti di tutta la squadra: "Siamo sempre fieri e volenterosi nel fare questo tipo di visite. La Roma – le parole di Cristante - è sempre propensa verso queste iniziative e per noi è veramente importante essere vicini anche ai tifosi che sono qua, sentire e vedere la loro testimonianza e il loro umore che migliora, è motivo di orgoglio. Ci fa sentire meglio". Più sorridente che mai Mirante, che ha invitato i ragazzi all'Olimpico: "E’ davvero un piacere venire dai nostri piccoli tifosi è un piacere venire a dare una mano, fargli sentire che ci siamo e che speriamo che vada tutto per il verso giusto. Aspettiamo di vederli allo stadio".
Soddisfatto Carlo Trivelli, che ha ringraziato i giocatori e il club: "Abbiamo accolto con entusiasmo due valenti giocatori della Roma – ha detto il presidente del San Raffaele - che hanno portato il loro saluto e l’affetto della squadra ai nostri ragazzi, i quali sicuramente, molto più delle medicine, ne hanno tratto grande giovamento, perché è un momento di gioia, di spensieratezza e sportivo, dato che in gran parte sono tutti romanisti. Ci auguriamo che ci siano altre occasioni di incontro di questo tipo".