05/01/2020 15:51
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il gennaio del 2018 della Roma è stato un pianto, con due pareggi e due sconfitte in campionato, quello dello scorso anno ha portato in dote le sette sberle in Coppa Italia con la Fiorentina, premessa di un disastro ormai inevitabile e consumato a febbraio. Dodici mesi dopo, con una sosta natalizia molto più breve, si riparte con Fonseca in sella e da un Roma-Torino che apre il mese della possibile svolta. «Una partita da vincere» ordina il tecnico portoghese, che spalleggiato dal dirigente-martellatore Petrachi, è stato attento agli atteggiamenti dei giocatori al ritorno dalle vacanze. «Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro - assicura l'allenatore -la squadra è motivata ed è importante iniziare bene l’anno». La spina va riattaccata subito, vietato pensare all’imminente cambio societario, sul quale Fonseca non vuole comprensibilmente fare alcun commento. «Io sono l'allenatore, parlo molto con Fienga e so quello che succede: sono tranquillissimo». I tifosi sognano un club ancora più grande, la vigilia di Trigoria è riempita da una cinquantina di persone, con tanti bambini, che si radunano fuori dal centro sportivo per raccogliere qualche foto e auto- grafo dopo l'allenamento di rifinitura, ma l’attualità per la squadra deve essere solo una partita più complicata di quanto dica la classifica deludente del Torino. Ecco perché, quando al portoghese chiedono se punta a vincere subito un trofeo, arriva una risposta secca. «Non è giusto creare pressioni. Abbiamo iniziato un nuovo processo, dobbiamo pensare al Torino e non mi interessa quello che poteva essere e non è stato per gli infortuni. Inutile cercare alibi, quando ci sono mancati tanti giocatori abbiamo comunque vinto e fatto bene con quelli disponibili». Anche oggi ne mancano sei, in perfetta media con una stagione ricca di inci- denti, ma Fonseca ha possibilità di scelta. Se Zaniolo «è uno che non pensava molto bene tatticamente mentre oggi cerca e trova lo spazio nel modo giusto», deve fare molto di più Under per riconquistare la fiducia del tecnico. Ammesso che la Roma non lo ceda a gennaio. «Ogni volta possono giocare solo in undici - precisa il tecnico - Zaniolo è in un buon momento e Cengiz dovrà sfruttare bene le sue opportunità. Sul mercato non mi aspetto parta nessuno, è importante che rimanga anche Kalinic che avrà più spazio. Bruno Peres? Ora non sta bene fisicamente, vedremo se potrà darci una mano». Non oggi contro la sua ex squadra, che ha tutta la voglia di rovinare la domenica a Petrachi & Co.