25/02/2020 13:13
LEGGO (F. BALZANI) - Nel poker della Roma al Lecce che profuma tanto di rinascita c'è un asso nella manica che rischia di riaprire la partita per la Champions e che fa sognare per il percorso in Europa League. L'asso di fiori del Geghard (che guarda caso in Armenia nascono proprio tra marzo e maggio) si chiama Henrikh Mkhitaryan. L'ex genio di Dortmund e Arsenal segna, corre e ha portato quella qualità che mancava all'attacco della Roma. Fonseca, ieri ai microfoni di Sky UK, è stato chiaro: «Mkhi durante questa stagione ha avuto alcuni infortuni ma ora sta tornando e sta dimostrando la sua qualità. È un giocatore con grande fantasia, vorrei che restasse anche lui alla Roma così come Smalling».
Un messaggio alla società anche se dovranno essere fatte valutazioni serie sulle condizioni dell'armeno arrivato in prestito (3 milioni). L'Arsenal per il riscatto vuole 20 milioni. Tutti, però, ora si chiedono: quanto durerà? Perché Mkhitaryan fin qui ha giocato appena il 31% dei minuti a disposizione in stagione saltando la bellezza di 16 partite per problemi muscolari. In campionato ha giocato solo 7 gare da titolare, di cui 3 di fila nell'ultimo mese. Contro il Lecce Mkhi ha stupito tutti: è stato il primo dei suoi per recuperi (otto) e anche il migliore dal centrocampo in su per palloni giocati (56) e passaggi (43). Inoltre ha corso oltre dodici chilometri (come Cristante) ed è stato il quarto tra tutti i giocatori in campo. Ne ha beneficiato tutta la manovra offensiva visto che sono arrivati 11 gol nello specchio di Vigorito, altro record annuale. È lui il simbolo della (piccola) rinascita della Roma dell'Est oltre a Dzeko, Kolarov e Under. Tutti in gol domenica, tutti in odore di conferma col Gent. Ma salgono pure le quotazioni di Kluivert e Perez entrati bene contro il Lecce.
A rischiare il posto è quindi Pellegrini. Mkhitaryan, infatti, nella ripresa ha giocato da trequartista ovvero il ruolo che ha ricoperto maggiormente in carriera. Ancora più forte è il segnale che Fonseca ha mandato per Smalling (domenica sera ha festeggiato con alcuni amici in viale Liegi): «Non so se sia possibile a causa della situazione con il Manchester United, ma vorrei tanto che Chris restasse qui con noi perché è molto importante. È un grande giocatore e un grande uomo». Friedkin (in arrivo entro il fine settimana la firma) è avvisato. Il difensore intanto ringrazia e apre uno spiraglio: «L'amore che puoi ricevere in questa città è incredibile, e anche la fiducia del mister lo è. Questo è esattamente quello che io e la mia famiglia abbiamo avvertito. Potrei restare a lungo».