15/02/2020 15:30
Marco Motta, ex terzino di Roma a Atalanta attualmente al Persija Jakarta in Indonesia, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo in vista dello scontro diretto tra giallorossi e bergamaschi, cruciale per la lotta al quarto posto. Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dal giocatore:
Bergamo e Roma le sono rimaste nel cuore.
«Ho esordito in A in un Roma-Atalanta all’Olimpico, nel 2004. Stadio pieno, l’inno di Venditti, emozioni uniche. E la centesima presenza in A l’ho fatta con la maglia giallorossa, proprio contro l’Atalanta. La chiusura di un cerchio».
Ha iniziato a Zingonia a 7 anni.
«Nei tornei, da ragazzini, gli altri mangiavano patatine fritte e a noi davano l’insalata. Mi svegliavo alle 6, andavo a scuola e poi di corsa al campo. La scuola Atalanta mi ha cresciuto».
E la Roma le ha dato la prima, grande chance.
«Spalletti mi ha trasmesso tanto, come Ranieri. Mancini mi voleva al City, ma lui bloccò tutto. Era un martello, ricordo il derby in cui sostituì Totti e De Rossi all’intervallo. Sono stati gli anni migliori, peccato non aver vinto lo scudetto nel 2010. La sconfitta contro la Samp fu una mazzata, una partita maledetta».
Chi vince stasera?
«L’Atalanta è favorita, la Roma ha qualità, ma non tifo nessuno. Come potrei? (ride, ndr)».
(Gasport)