13/03/2020 12:07
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Appuntamento per tutti a domenica mattina. Fonseca, che negli scorsi giorni ha usato parole dure contro la Uefa, ha deciso di concedere tre giorni di riposo ai suoi giocatori, annullando l’allenamento inizialmente fissato per ieri mattina alle 11 con la squadra che era già a Trigoria. Il tecnico portoghese aveva programmato la seduta di lavoro subito dopo il rinvio della sfida con il Siviglia, ma ha poi cambiato idea, consapevole che si va verso lo stop totale delle competizioni europee e che è quindi meglio evitare qualsiasi rischio di contagio. In teoria guardando il calendario la Roma sarebbe impegnata giovedì prossimo nella sfida di ritorno con gli andalusi, che dovrà per forza di cose essere rinviata per via del blocco aereo imposto dal governo spagnolo, decisione che già aveva impedito di giocare l’andata. Fino a martedì non ci sarà però alcuna presa di posizione ufficiale da parte dell’organo calcistico di Nyon, che ha valutato attentamente l’opzione di far giocare il turno in gara unica in campo neutro, guardando soprattutto agli stadi dell’Est Europa. Di certo senza alcun comunicato la società giallorossa sarà costretta a far allenare i suoi giocatori: in particolare gli infortunati - la visita di controllo di Zaniolo è rinviata a data da destinarsi - hanno ricevuto dai preparatori un programma di lavoro da seguire nelle proprie case. Intanto i calciatori della Roma continuano nelle loro campagne social per sensibilizzare i tifosi a proposito dell’emergenza relativa al Coronavirus. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati Juan Jesus, che ha mandato un messaggio di incoraggiamento a tutti: “Andrà tutto bene, forza amici!”, seguito poi da Kluivert: “Ho seguito il disastro che sta succedendo nel nostro mondo e voglio dire a tutti di prenderlo molto sul serio, state al sicuro e rimanete in salute con la vostra famiglia”. Zappacosta, prossimo al rientro in gruppo, ha invece voluto promuovere una raccolta di fondi per l’Ospedale di Sora, sua città d’origine: “Il mio cuore oggi più che mai è lì. Per questo ho deciso di sostenere, in questo momento così difficile, il reparto di terapia intensiva dell’ospedale della mia città. Tante piccole realtà hanno bisogno di aiuto e un piccolo gesto può servire anche per un comune come Sora. E’ un momento delicato e stiamo dimostrando che tutti assieme con un piccolo gesto possiamo aiutare tante di queste realtà. Donate assieme a me. Forza Sora!”.