29/03/2020 15:29
Il calcio ripartirà, ma sarà il virus a decidere quando e se a porte aperte: sarà una rivoluzione. Il quotidiano in edicola quest’oggi ha intervistato il presidente della Figc Gravina. Queste alcune delle sue parole:
Quando torneremo a giocare?
«Dipende dal virus. Il nostro piano è chiaro: rispettare il valore della competizione sportiva. L’obiettivo è finire i campionati, arrivando alla definizione delle classifiche. Abbiamo capito che ripartire a maggio sarà difficile, ma possiamo spingerci sino a luglio. Stiamo cercando di adattare la situazione alla nostra realtà».
Non c’è il rischio che per portare in fondo questo campionato, si rovini il prossimo?
«Non vogliamo invadere la stagione
Abbiamo una deadline: chiudere entro la fine di maggio 2021».
Al quotidiano ha parlato anche il numero uno della Lega di Serie A Dal Pino: «La serie A tornerà a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno. Il calcio oggi ha una sola priorità, la stessa per tutti: sconfiggere il virus tifando per i medici, gli infermieri, gli scienziati e tutti coloro che sono in prima linea in questa guerra. In un momento di emergenza il senso di responsabilità da parte di tutti è fondamentale».
Dal quotidiano è stato intervistato anche il presidente dell’Aic Damiano Tommasi: “Siamo disponibili a fare la nostra parte, ma prima bisogna capire se riprenderemo a giocare oppure no. Sento parlare di squadre che vogliono allenarsi, noi seguiamo il protocollo della federazione medici. Il momento è difficile e dobbiamo mettere delle priorità. Il calcio ora non lo è. Dobbiamo capire che è necessario cambiare abitudini. Il tema della sostenibilità del sistema interessa anche a noi e vogliamo che venga preservato l’equilibrio economico“.
(Corsera)