16/03/2020 16:30
IL TEMPO (S. PIERETTI) - La Federcalcio chiede ufficialmente all'Uefa di rinviare gli Europei di calcio in programma dal 12 giugno al 12 luglio. La presa di posizione italiana verrà seguita nelle prossime ore anche dalle altre maggiori Federazioni che domani si presenteranno all'Assemblea plenaria dell'Uefa - in conference call - che dovrà tracciare un nuovo calendario per far fronte al coronavirus. Non tutte le 55 federazioni affiliate hanno sospeso i campionati, ma la Bosnia che avrebbe dovuto prendere parte ai play off per le qualificazioni agli Europei, ha già chiesto di non giocare. «Proporremo alla Uefa di soprassedere alla disputa dell'Europeo - ha dichiarato a Mediaset il presidente federale Gabriele Gravina - cercheremo di arrivare alla fine di questo campionato per dare una definizione agli investimenti e ai sacrifici dei nostri club. L'Italia è in questo momento due settimane più avanti rispetto agli altri paesi che probabilmente non hanno ancora l'esatta dimensione delle cose. L'auspicio è quello di arrivare al 30 giugno - ha proseguito il numero uno della Federcalcio - dobbiamo tener conto anche della Champions League e dell'Europa League. Allenamenti dei club? Se il campionato dovesse riprendere a inizio maggio io lascerei perdere, lasciamo questi ragazzi a casa, devono recuperare energie fisiche e mentali».
La discussione all'interno del sistema calcio continua, con Aic e i medici della Serie A concordi nel non far allenare le squadre fin quando la situazione non sarà migliorata, e presidenti che vorrebbero andare avanti almeno negli allenamenti. «Nella diatriba tra calciatori e presidenti non si può dire a priori che abbia ragione e chi torto - ha sottolineato l'avvocato giuslavorista Giampiero Falasca all'Ansa - il dlcm del 9 marzo afferma che gli allenamenti possono continuare, a patto che avvengano a porte chiuse e che vengano rispettate le distanze di sicurezza. Andrebbero riorganizzati gli spazi comuni. E' ovvio, che nel caso in cui ci siano stati calciatori contagiati, a quel punto l'interruzione è d'obbligo, così come è obbligatoria la quarantena per le squadre».
Domani l'Uefa, oltre al destino del prossimo Europeo dovrà cercare una soluzione anche per quanto riguarda la Champions League e l'Europa League: a Nyon si studiano varie ipotesi, tra le quali quella di far disputare una final four, oppure una final eight, oppure turni di qualificazione in partita secca, ma l'enigma non è facilmente risolvibile fin quando non ci sarà chiarezza assoluta una situazione sanitaria ben definita nei Paesi coinvolti. Per quanto riguarda l'Europeo, le ipotesi al momento sono due; rinviare direttamente il torneo al 2021, (ma nel giugno 2021 è già stata programmata la fase finale della Nations League che a quel punto potrebbe essere sacrificata) oppure farlo slittare al mese a metà agosto, dopo la conclusione delle Olimpiadi di Tokyo.