21/03/2020 22:07
REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Qualche presidente di serie A si sta rendendo conto che il rischio di non tornare più in campo in questa stagione aumenta giorno dopo giorno. Soprattutto se si pretenderà di giocare a "contagi zero". Altri pensano che per non fare fallire il sistema si potrebbe lo stesso giocare a contagi "vicini" allo zero: ma il rischio sarebbe alto. Saranno i medici a dire che fare.
L'ipotesi ottimistica è quella di scendere in campo di nuovo per completare le ultime 12 giornate che mancano. I vertici della Lega, Dal Pino e De Siervo, sono in costante contatto con la Figc e con tutti i presidenti di club: martedì, in videoconferenza, altra assemblea informale.
Si stanno studiando tutte le soluzioni, da quelle ottimistiche a quelle meno ottimistiche. C'è anche un'ipotesi più estrema, pur di salvare la stagione e non rischiare il fallimento di qualche club: tornare in campo a giugno e giocare sino a fine luglio, a tappe forzate di sera (e a porte chiuse), e pazienza se l'Uefa non è d'accordo e se con questa soluzione si rischia di complicare anche la stagione successiva. In questo caso, la Coppa Italia potrebbe andare in onda a fine luglio con una final four (Juve, Milan, Inter, Napoli) di grande interesse.
E le Coppe europee? Silenzio totale, anche l'Uefa non dice più nulla anche perché molti Paesi coinvolti, vedi la Spagna, solo adesso stanno vivendo tragicamente l'ondata del virus. La possibilità che Champions ed Europa League non tornino più in campo è più che reale. L'Uefa potrebbe tentare di fare giocare una final eight a luglio, ma ci sono problemi di date. L'Euro 2020 è già stato spostato al prossimo anno, un danno consistente per le casse dell'Uefa che chiede un aiuto alle Leghe europee ma che un suo fondo rischi di 560 milioni.