Il gioco si fa duro, più fatica. «Lavoro per la resistenza»

27/04/2020 13:53

Fonseca e il suo staff hanno deciso di intensificare il lavoro che i giocatori stanno svolgono da casa, almeno per i prossimi 15 giorni. Un modo per mantenere la condizione ma anche per cercare di farsi trovare il più pronti possibile al momento della ripresa degli allenamenti veri e propri. Tra domani e mercoledì i giocatori riceveranno a casa i medici per completare visite e tamponi necessari prima del rientro a Trigoria. «Allenarsi con una bicicletta - ha sottolineato il della Roma, Nuno Romano - è completamente diverso da correre o dalle specificità di un allenamento sul campo, come tirare in porta, scattare, o fare azioni ad alta intensità che adesso bisogna cercare di replicare in un appartamento o in una casa o su una bici. Bisogna mantenere la capacità di resistere nel tempo svolgendo azioni ad alta intensità, non è semplice e bisogna lavorarci». I giocatori vengono controllati quasi quotidianamente dal punto di vista alimentare, non è possibile utilizzare un gps non potendo correre, ma la tecnologia viene comunque in soccorso dello staff di Fonseca: ad ogni atleta viene monitorata la frequenza cardiaca attraverso una «lan»che va direttamente su icloud. Ogni calciatore è chiamato a dire, da zero a dieci, quanto per lui sia stato difficile l’allenamento, le sedute di fisioterapia sono personali e quasi sempre via FaceTime, mentre il pranzo è fissato per tutti alla stessa ora.

(Gasport)