19/04/2020 18:32
CORSPORT - Roberto Mancini, allenatore della Nazionale italiana di calcio, ha rilasciato questa mattina un'intervista al quotidiano sportivo in cui ha parlato dell'emergenza coronavirus. Il particolare il tecnico federale ha espresso la propria posizione in merito alla ripresa del campionato di Serie A. Queste le sue parole.
Lei vorrebbe interrompere il lock-down?
Non posso e non intendo entrare nel merito delle decisioni del Governo. Io dico che dopo così tanto tempo la vita deve riprendere per tutti, magari in modo diverso. Oltre alle chiusure di tutte le attività, dei fallimenti delle aziende dovremo confrontarci con la depressione. La gente è stanca.
Anche lo sport ha chiuso e rischia di fallire, sopratutto quello di base…
Io leggo e mi informo, e – ripeto – prima di tutto viene la salute ma mi risulta che il mondo dello sport non sia stato colpito dal Coronavirus. I casi li contiamo facilmente, soprattutto ad alto livello: venti giocatori in Serie A? Non ci arrivo, se escludiamo medici, infermieri e staff. E in Serie B e in Serie C? Quanti casi sono stati denunciati? Se poi mi allargo all’attività mondiale, non mi sembra che i numeri aumentino anzi. Secondo me lo sport di contatto non è pericoloso, almeno osservando i numeri.
Sembra che in queste ore il comitato tecnico scientifico lo consideri non a rischio elevato...
Per questo spero che riaprano il nostro mondo. E non lo dico egoisticamente, per motivi di soldi o interesse, io ormai gli Europei li giocherò tra un anno e dovrò ricominciare il lavoro di studio. Lo dico da semplice cittadino: lo sport ha un valore sociale, di aggregazione. Se riparte, darà una mano al paese sotto il profilo psicologico. Le emozioni positive aiutano.