22/04/2020 16:43
Ad avere un ruolo chiave nella ripartenza i medici sociali, che devono tutelare non solo i calciatori e i tecnici ma anche il "gruppo squadra", così come definitivo dal protocollo medico-sanitario della Figc.
Il punto più discusso riguarda però l’eventualità di un calciatore positivo. Il protocollo risponde per ciò che riguarda gli allenamenti e prevede che la persona positiva «dovrà essere isolato in una stanza ben aerata che dovrà rimanere chiusa senza che nessuno possa accedere a eccezione delle squadre di emergenza e degli addetti al soccorso». Per i compagni di squadra e lavoro si ripristinerà la distanza interpersonale, con la sospensione temporanea degli allenamenti di gruppo, e un doppio esame del tampone in 24 ore, con test sierologici per tutti da effettuare subito e a da ripetere a distanza di 5-7 giorni. Se invece dovesse capitare a ripresa agonistica già avvenuta, porterebbe a una fermata generalizzata.
(Gasport)