30/05/2020 23:13
REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - E' da marzo che ci prova, ma adesso il ministro Vincenzo Spadafora da Afragola potrebbe davvero spuntarla: prima voleva che venisse data in chiaro Juventus-Inter, giocata appunto l'8 marzo, ma adesso, finito il lockdown e con il campionato pronto a ripartire, si accontenta di una sintesi, Diretta Gol, riservata alle partite che sono in contemporanea. Meglio di niente.
"Ho fatto un appello alla sensibilità dei broadcaster e proverò una mediazione anche nei prossimi giorni, ma non escludo anche un intervento normativo. Spero di incontrare quanto prima i rappresentanti dei broadcaster per trovare un accordo: io sono abituato a cercare il dialogo, quando poi non lo trovo mi assumo le mie responsabilità. Abbiamo due necessità: la salute e poi dobbiamo gestire un tema generale di ordine pubblico, dato che abbiamo visto il dissenso della stragrande maggioranza delle tifoserie organizzate. Un segnale penso debba esserci, che non vuol dire trasmettere tutte le partite in chiaro", ha spiegato ieri sera il ministro a Tg2 Post. Parole di buon senso. Non si arrende. Se necessario, è pronto a sospendere, almeno provvisoriamente, gli effetti della Legge Melandri sui diritti tv. E' chiaro che in questa situazione, con gli stadi chiusi (e chissà per quanto), i tifosi del calcio sono ancora più interessati a capire quando e dove potranno vedere le partite, sia in pay che in chiaro.
Ieri due consigli e una assemblea di Lega per dare il via alla ripartenza. E' certo che si parte con la Coppa Italia, le prime tre partite quindi si vedranno su Rai 1 in prima serata. E faranno grandi ascolti, vista la voglia di calcio. In Lega c'è stata una spaccatura, e non è una novità, sul calendario. L'Inter ha contestato i tempi stretti della ripresa con la Coppa Italia: Beppe Marotta è più che mai nella morsa di Zhang e Conte (Antonio), tanto da essere tentato di cambiare di nuovo... squadra. Contrario anche il Milan (ma con la Juve non avrebbe avuto comunque Ibrahimovic, squalificato), favorevole il Napoli, mentre la Juventus, pur ritenendosi danneggiata, si è allineata alla decisione del ministro e della Lega di ripartire subito con la Coppa Italia. Andrea Agnelli ha fatto un discorso di grande responsabilità: "Anche a noi non sta bene questa decisione, ma è il momento di fare un sacrificio per il bene del sistema-calcio". Quindi, la semifinale Juventus-Milan, 1-1 all'andata, anticipata al 12 giugno (in attesa del via libera del governo), il 13 Napoli-Inter (0-1 all'andata), confermatissima la finale all'Olimpico il 17 giugno. Poi, il 20 via coi 4 recuperi e subito dopo il campionato.
Lunedì la Lega darà i calendari almeno sino a metà luglio (il campionato dovrebbe terminare il 2 agosto, se tutto fila liscio). Gli orari dovrebbero essere 17.15, 19.30 e 21.45 (ma qualche gara potrebbe iniziare addirittura alle 22, orario spagnolo, e finire intorno a mezzanotte). Conosciuti calendario e orari (i calciatori restano contrari alle 17.15, "troppo caldo"), si capirà come e dove si potranno vedere le gare in Diretta Gol. Sky è in guerra con la Lega, fra ingiunzioni e minacce di oscuramento, ma c'è una "apertura", come ha spiegato Spadafora. Certo, Sky dovrebbe mettersi d'accordo con Dazn (che rischia anch'essa un'ingiunzione dalla Lega perché non ha saldato l'ultima rata).
Diretta Gol andrebbe su Tv8, canale in chiaro "satellite" di Sky che con l'esclusiva della F1 a Monza aveva fatto un ottimo ascolto (oltre 4 milioni 50 mila spettatori medi, circa 6 milioni 815 mila spettatori unici, 26,59% di share). Con i gol in chiaro Tv8 farebbe il record. Ma in quali giorni si potrebbero vedere le immagini? Non, come detto, quando ci sono gare singole: niente posticipo del sabato sera (potrebbe essere Bologna-Juve alla ripresa) e posticipo della domenica (sicuramente Atalanta-Lazio, quarta contro seconda). Quindi, Diretta Gol riservata alle partite infrasettimanali del mercoledì (4-5 gare) e per quelle delle 19.30 della domenica (3 gare). Meglio di niente, come detto.
Gli slot delle 17.15 e delle 21.45 saranno riservati alle gare singole. Insomma, non è certo il derby d'Italia, Juve-Inter, in chiaro (chissà quanto avrebbe fatto d'ascolto) ma qualche immagine si potrà comunque vedere, evitando così assembramenti nei bar, quello che giustamente Spadafora vuole scongiurare. Stavolta non dovrebbe esserci la guerra delle tv alla richiesta, sensata, del ministro. Anche se andranno messe a posto alcune cose. La Rai ad esempio ha chiesto un "taglio notevole" per quanto riguarda l'embargo sulle trasmissioni degli highlights che trasmette nelle sue rubriche-cult (Novantesimo, affidato quest'anno ad Enrico Varriale, e la Domenica Sportiva, condotta da Paola Ferrari e Jacopo Volpi). Attualmente l'embargo scadeva alle 19 della domenica per le gare del sabato e della domenica pomeriggio, mentre la Ds poteva trasmettere una sintesi del posticipo intorno alle 23. Bisognerà vedere coi nuovi orari. Mediaset si è già fatta viva con la Lega e ha mandato una diffida, mentre anche La7 di Urbano Cairo, che trasmette in chiaro (anche se di sport si occupa poco o nulla), stavolta potrebbe essere interessata. Insomma, una partita che interessa tutte le tv, da Diletta Leotta a Ilaria D'Amico...