22/05/2020 14:12
Per chiudere la stagione i calciatori dovranno tornare a giocare a ritmi altissimi, praticamente una volta ogni tre giorni. Un impegno importante, da diversi punti di vista. Il quotidiano sportivo ne ha esaminati alcuni interpellando alcuni addetti ai lavori.
Per Alberto Zaccheroni la ripresa «è una grande forzatura» e gli allenatori dovranno lavorare soprattutto sulla rapidità per dare brillantezza ai propri calciatori, ma resterà elevato il rischio infortuni per la doppia componente di stress fisico e mentale.
Secondo Gianluca Zambrotta saranno avvantaggiati i calciatori abituati a giocare Mondiali o Europei, per la modalità con cui gli atleti saranno chiamati a ripartire. Per l'ex terzino sarà fondamentale gestire bene i recuperi e tenere presente che testa e tenuta fisica saranno decisivi. Da non sottovalutare la componente dell'entusiasmo per la ripartenza e l'atmosfera che si crea a giocare partite a distanza ravvicinata.
Interpellato anche Piero Volpi, dello staff medico dell'Inter, che si concentra sulla necessità di collaborazione tra preparatori atletici e staff sanitari dei club per ridurre al minimo il rischio infortuni.
E se il Direttore Generale del Cagliari Mario Passetti focalizza l'attenzione sulle questioni logistiche, come quella degli spostamenti per le trasferte, Francesco Sinatti - preparatore atletico del Napoli - specifica che risulterà fondamentale il lavoro individuale che i calciatori hanno svolto durante il periodo di isolamento.
(Gasport)