09/07/2020 16:18
La partita di Tor di Valle pare avviarsi alla chiusura e ora si gioca su tre tavoli: il fronte interno grillino, gli abboccamenti con le opposizioni e il lavoro dei tecnici. Dopo il nulla osta degli uffici sugli atti dell'impianto giallorosso arrivato martedì sera, l'obiettivo della sindaca Virginia Raggi è arrivare alla posa della prima pietra entro giugno 2021. L'impresa, seppur difficile, è ancora possibile. Se si procederà in tempi record, i cantieri potrebbero ottimisticamente partire ad aprile. Prima vanno però sciolti i dubbi dei 5S.
Nella riunione di martedì ad esprimere tutte le loro perplessità sono state le pentastellate Simona Ficcardi e Gemma Guerrini. Sul finale, poi, si è ritirata dalla videoconferenza Alessandra Agnello. Infine va pesata la probabile astensione del presidente del consiglio comunale, Marcello De Vito, e dell'ex capogruppo Paolo Ferrara. La Raggi può contare su 23 voti: da soli potrebbero essere sufficienti, ma non è detto che a sorpresa un aiuto non arrivi da Pd e Lega.
La prima mossa sarà l'approdo in giunta entro il 10 agosto degli accordi con la Regione e con la Città Metropolitana. Poi via con la delibera decisiva: la convenzione urbanistica e una relazione che ne attesterà la bontà. Documenti su cui dovranno esprimersi il IX Municipio e le commissioni Mobilità, Ambiente, Urbanistica, Lavori pubblici e Commercio. Quindi il voto in aula perla fine di settembre e la stretta di mano con Roma ed Eurnova prima di Natale.
(La Repubblica)