40 anni fa la riapertura delle frontiere. Falcao: «Aspettavano Zico, arrivai io... Ci siamo divertiti»

14/08/2020 15:34

GASPORT - Il 10 agosto 1980 sbarcò a Fiumicino l’ottavo re di Roma. «Fu il giorno in cui iniziai la mia seconda vita. Io sono brasiliano, ma il mio cuore, dopo l’esperienza che ho vissuto a Roma, è anche un po’ italiano». Paulo Roberto Falcao ricorda così il giorno del suo arrivo a Roma. 40 anni fa ci fu la riapertura delle frontiere e il ritorno degli stranieri nel campionato italiano. Il 'Divino' parla così del suo sbarco nella Capitale: questo un estratto dell'intervista concessa al quotidiano sportivo

Che cosa la colpì?
«L’entusiasmo dei tifosi. Capii subito che per loro ero una speranza e toccava a me far sì che questa speranza non venisse delusa. Si percepiva l’attesa, il desiderio. Un’accoglienza così non me l’ero certo immaginata».

La trattativa per portarla alla Roma non fu semplice.
«I soliti intoppi, al tempo frequenti, tra procuratori che si mettevano in mezzo. Ma il presidente Viola risolse tutto: pagò 1 miliardo e 700 milioni di lire all’Internacional. So che i fan speravano che arrivasse Zico, ma si accontentarono di me. In quegli anni ci siamo divertiti, Abbiamo vinto lo scudetto dell’83, siamo arrivati in finale di Coppa Campioni nell’84 e l’abbiamo persa ai rigori col Liverpool. Insomma, abbiamo segnato un’epoca».

Della prima stagione in Italia che cosa ricorda?
«Che la ci rubò lo scudetto! Il famoso gol di Turone a Torino, annullato per fuorigioco da Bergamo, io non me lo sono mica dimenticato».