Galli: «Riaprire gli stadi è sbagliato sarebbe il bis delle discoteche»

31/08/2020 16:11

IL MESSAGGERO - Il professor Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, ha rilasciato questa mattina un'intervista sulle pagine del quotidiano romano in cui, tra le altre cose, ha parlato della possibilità di riportare negli stadi i tifosi per la ripartenza della Serie A. Questo un passaggio delle sue parole.

Perché non ci possiamo permettere di riportare gli spettatori negli stadi e nei palasport?
«Miozzo ha ragione, tra scuola e stadi non ci dovrebbe essere gara. Il calcio è uno spettacolo non essenziale che può essere fruito anche da casa. Come per le discoteche, qualsiasi situazione che determina un ammassamento di persone è insidiosa. Puoi tenere le persone distanziate all'interno dello stadio, ma non riesci a farlo all'entrata e all'uscita».

Abbiamo il precedente della partita giocata a Milano di Atalanta-Valencia in cui ci fu una sostenuta trasmissione del virus.
«Probabile, giusto ricordarlo. Ma d'altra parte se il virus si trasmette facilmente in una discoteca, come abbiamo visto, lo stesso avviene allo stadio. Siamo all'aperto, ma con persone che difficilmente non si accalcano. E per gli sport al coperto la situazione è ancora più critica. Fino a quando la situazione è questa bisogna rinunciare al superfluo. Siamo tornati a superare ampiamente le mille diagnosi al giorno, legate solo in parte al fatto che abbiamo aumentato i tamponi. Però l'andamento dell'epidemia ha caratteristiche non tali da rassicurarci».