07/08/2020 16:46
A Roma sbarcheranno tra 10 giorni, quando sarà a tutti gli effetti la loro nuova casa. Ma dall’una di ieri notte, Dan e Ryan Friedkin sono i nuovi proprietari della Roma. Il 17 agosto saranno in città, per entrare fisicamente a Trigoria, annuseranno l’erba del campo e magari parleranno con Fonseca per chiedergli di cosa avrà bisogno. La figura chiave sarà Ryan Friedkin, il figlio 30enne di Dan, cui spetterà un ruolo in stile Zhang jr. È già pronto a trasferirsi a Roma - dove ha molti amici - per far sentire la presenza della proprietà sul posto, sanando forse la più evidente lacuna della gestione Pallotta. Raccontano che in città sia venuto più volte, prima che il lockdown impedisse gli spostamenti dagli Usa all’Italia. La vera domanda però è un’altra: che Roma sarà? La premessa è che oggi il club parte con una necessità di 100 milioni, ma 91 li verserà lo stesso Friedkin in aumento di capitale. Una cessione è possibile, ma il primo vero obiettivo, più che un mercato pirotecnico, è quello che chiede da mesi Fonseca: dare continuità e tenere le stelle. Zaniolo non si muoverà, idem Pellegrini. E magari si riuscirà anche a riportare a Roma Smalling. Il club ha già acquistato Pedro, sempre che non venga l’idea di bloccare l’operazione. In panchina ancora Paulo Fonseca, perché tempo per cambiare non c’è. Anche se un gruppo nutrito a Trigoria farebbe carte false per il ritorno di Spalletti. Non cambierà, non subito, il timone: Guido Fienga, ceo del club e azionista di minoranza, rassegnerà le dimissioni che saranno respinte e resterà almeno fino alla chiusura del bilancio a ottobre, come il direttore commerciale, Francesco Calvo. Ai saluti il consulente Franco Baldini e forse il vice presidente Baldissoni. Il problema è: chi si occuperà del mercato? Gianluca Petrachi, ds licenziato per una lite con Pallotta, avrebbe in tasca la promessa di Ryan Friedkin di affidargli nuovamente l’incarico. Una parola vecchia di mesi, però. In mezzo ci sarebbero stati sondaggi per riportare a Roma Walter Sabatini, e l’argentino - ex giallorosso - Nicolas Burdisso. Un nome che suggestiona è quello di Daniele De Rossi: negli Usa ne conoscono la storia e lo stimano, anche se lui vorrebbe fare l’allenatore. Discorso diverso per Totti, immerso nella sua nuova vita da procuratore. In tanti si sono fatti ambasciatori per avvicinarlo a Friedkin, si parlò di una colazione tra i due in un hotel del centro, ma la strada pare chiusa. Apertissima è invece quella per lo stadio: Friedkin ha contatti frequenti con il management di Radovan Vitek, milionario ceco pronto a costruire lo stadio dopo che Parnasi è stato spazzato via dall’inchiesta giudiziaria.
(La Repubblica)