22/10/2020 08:05
La rivoluzione, se verrà, non sarà fatta con il pugno di ferro. I tempi tra la nuova presidenza Friedkin e il «trainager» Ralf Rangnick non coincidono: il tedesco avrebbe sposato volentieri anche un progetto a lunga gittata, ma solo alle sue condizioni. E cioè con un contatto diretto sempre e solo con il proprietario.
I Friedkin sono pronti a cambiare in profondità il club, ma vogliono farlo con i loro tempi e, probabilmente, con una struttura che non sia in mano quasi completamente a una sola persona. In moltissime delle sue attività, Dan Friedkin ha scelto direttamente alcuni uomini di sua assoluta fiducia ma ha anche cercato un radicamento sul territorio. Per questo, insieme alla candidatura di Emenalo, ex Chelsea, resta viva anche quella di Berta.
(corsera)